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1 ore fa

Goolsbee frena la Fed: servono più dati prima di agire

(Teleborsa) - Il presidente della Federal Reserve Bank di Chicago, Austan Goolsbee, ha votato contro la decisione presa, questa settimana, dalla banca centrale statunitense di ridurre i tassi di interesse, sottolineando la necessità di attendere ulteriori dati economici per valutare se l’impatto dei dazi sull’inflazione sia davvero transitorio."Con l’inflazione sopra il nostro obiettivo da oltre quattro anni e mezzo, e con progressi bloccati negli ultimi mesi, ho ritenuto più prudente aspettare nuove informazioni", ha dichiarato Goolsbee.La sua prima dissidenza dal 2023 lo ha allineato al presidente della Fed di Kansas City, Jeff Schmid, che aveva già votato contro il precedente taglio di ottobre e ha ribadito la sua contrarietà anche questa volta.Nonostante il presidente Jerome Powell sia riuscito a ottenere il sostegno necessario per il terzo taglio da un quarto di punto, nel 2025, le opposizioni interne sono risultate più diffuse di quanto i soli voti contrari di Goolsbee e Schmid facciano pensare.Sul fronte opposto, la presidente della Fed di Philadelphia, Anna Paulson, ha espresso maggiore preoccupazione per la debolezza del mercato del lavoro rispetto ai rischi di inflazione, intravedendo la possibilità che i prezzi rallentino nel corso del prossimo anno.Goolsbee, considerato in passato tra i membri più "colombe" della Fed, ha ribadito di essere ancora ottimista su una discesa significativa dei tassi nel 2026, ma ha segnalato che i dati interrotti dallo shutdown autunnale hanno reso più cauta la sua posizione. Anche Schmid ha motivato il suo dissenso con l’idea che l’inflazione resti troppo alta e che la politica monetaria attuale sia “solo modestamente, se non per nulla, restrittiva".Gli investitori già guardano alla giornata di martedì, 16 dicembre, cruciale per la prossima decisione della Federal Reserve in calendario il 28 gennaio. Quel giorno uscirà il dato sul mercato del lavoro (Nfp e Tasso di Disoccupazione) che di fatto è stato al centro dell'attenzione dell'ultima conferenza stampa della banca centrale americana.
Fonte: Teleborsa