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53 minuti fa

Concessioni balneari: via libera agli under 43 tra i periti

(Teleborsa) - L'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili esprime grande soddisfazione per la decisione del Consiglio Nazionale, che ha accolto la proposta di inserire obbligatoriamente almeno un professionista under 43 tra i cinque nominativi previsti dalla normativa sulle procedure di affidamento delle concessioni demaniali marittime, art. 4, comma 9, della Legge 5 agosto 2022 n. 118. "Si apre finalmente la strada alle quote generazionali, che – afferma Francesco Cataldi, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili – garantiscono nuove opportunità per i giovani. Dopo la quota generazionale inserita nella bozza di riforma del d.lgs. 139/05 del Consiglio nazionale, condivisa nei principi generali dal Cdm nella bozza di legge delega per la riforma del nostro ordinamento, è stato fatto un altro passo concreto, che accogliamo con favore e per il quale ringraziamo il presidente e tutto il Consiglio Nazionale. Ma questo principio deve essere ampliato e reso strutturale: se davvero si vogliono valorizzare i giovani, occorre farlo con scelte concrete e non solo con dichiarazioni di principio. Serve spazio reale per le nuove generazioni nella rappresentanza, nei processi decisionali e nelle opportunità lavorative". La decisione presa dal Consiglio Nazionale rappresenta, secondo Cataldi, "un passo concreto verso una maggiore pari opportunità generazionale all'interno della categoria".La normativa sulle concessioni balneari prevede che in caso di assegnazione di una nuova concessione ad un diverso soggetto sia previsto un indennizzo in favore del concessionario uscente, determinato tramite perizia asseverata da parte di un professionista che viene selezionato all'interno di una rosa composta da cinque nominativi, dalla quale l'ente concedente sorteggerà il perito incaricato della valutazione. Grazie all'istanza avanzata dall'UNGDCEC e accolta dal Consiglio Nazionale, tale rosa includerà stabilmente almeno un professionista under 43, assicurando così una maggiore partecipazione delle nuove generazioni anche in incarichi di elevata responsabilità.La giunta dell'Unione evidenzia come "l'inclusione di almeno un under 43 nella rosa dei periti assegna ai giovani colleghi l'opportunità di contribuire in prima persona in incarichi di grande rilievo, oltre a rappresentare un segnale importante di apertura verso le nuove generazioni di professionisti e di riconoscimento del loro valore. Dare spazio ai giovani significa arricchire la professione di nuove energie e competenze, nell'interesse futuro dell'intera comunità e di tutto il sistema economico".
Fonte: Teleborsa