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5 ore fa
Dragoni (PoliMI): digital identity wallet stanno proliferando, interoperabilità è tema chiave
(Teleborsa) - Nel campo della Digital Identity "si sta andando verso lo sviluppo di un nuovo modello, che è quello dei Digital Identity Wallet. Si tratta di un nuovo modo di fruire della propria identità digitale, mettendo all'interno di un singolo contenitore tutta una serie di credenziali che ci riguardano". Lo ha detto a Teleborsa Giorgia Dragoni, Direttrice dell'Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, in occasione del Salone dei Pagamenti in corso a Milano."La cosa davvero interessante dei progetti di Digital Identity Wallet - ha aggiunto - è che stanno già proliferando a livello globale: ce ne sono oltre 150 che abbiamo censito, che riguardano sia il mondo privato sia il mondo pubblico, quindi tutti i progetti nazionali che stanno vedendo gli Stati membri dell'Unione Europea - e non solo - sviluppare i propri wallet nazionali di identità digitale, ma dall'altra parte tutto il mondo privato che sta evolvendo wallet già esistenti, magari anche nati nel mondo dei pagamenti, integrando credenziali di identità digitale oppure sviluppando dei wallet ad hoc per la gestione dell'identità digitale". "Quello che è il punto di contatto col mondo dei pagamenti è proprio che all'interno del wallet la molteplicità e l'eterogeneità dei credenziali permetterà di inserire entrambe le cose - ha spiegato Dragoni - Quindi la propria identità digitale sarà sfaccettata, sarà composta da tante diverse credenziali, che tra i vari elementi possono includere anche quelli che sono i mezzi di pagamento e tutti gli attributi che riguardano la vita finanziaria di un utente. Quindi c'è un una sinergia, un link molto diretto, che sicuramente in futuro andrà sempre più sviluppandosi".Secondo l'esperta del PoliMI, "il tema dell'interoperabilità è un elemento chiave all'interno dei wallet, soprattutto all'interno di quello che è il panorama europeo, quindi EUDI Wallet: la revisione della regolamentazione che è in corso con eIDAS2 nasce proprio per garantire la piena interoperabilità, almeno a livello europeo, sarà quello che ci possiamo aspettare per il futuro e solo i prossimi mesi effettivamente ci diranno quanto siamo vicini a questa rivoluzione". "Il tema della sicurezza è di estrema rilevanza, perché l'identità digitale nasce proprio con l'obiettivo primario di abilitare la possibilità di creare fiducia tra l'utente, ovvero chi fruisce di un servizio, e coloro che lo offrono, dando la possibilità di verificare la sua identità in maniera certa, anche in mancanza di prossimità fisica", ha spiegato Dragoni."Si sta facendo molto in termini di accrescimento della sicurezza delle transazioni anche nel mondo dell'identità digitale, implementando nuove soluzioni, per esempio, che si rifanno al tema della valorizzazione dei dati biometrici in fase di identificazione o autenticazione di un utente - ha aggiunto - E sicuramente questo sarà uno degli elementi su cui il wallet potrà sicuramente dare un contributo, quindi sia in termini di sicurezza sia in termini di attenzione alla privacy dei dati che lì vengono inseriti".(Foto: Giovanni Ricciardi)
Fonte: Teleborsa