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Sostenibilità
51 minuti fa
Lo IOR pubblica il primo report di sostenibilità e aderisce a Basilea III
(Teleborsa) - L'Istituto per le Opere di Religione (IOR), la cosiddetta "banca vaticana", ha deciso di aumentare i propri standard di trasparenza nei confronti del pubblico, rendendo disponibili la prima edizione del Rapporto di Sostenibilità, pubblicato con specifico riferimento ai rischi ambientali, sociali e di governance, e la prima Informativa equivalente al Terzo Pilastro della normativa di Basilea (Pillar III), volta a rappresentare il livello di adeguatezza patrimoniale e il sistema di gestione dei rischi.Sul primo fronte, l'Istituto ha sviluppato una matrice di doppia materialità per l'individuazione dei temi di sostenibilità maggiormente rilevanti - ispirandosi alla regolamentazione europea Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) - ed ha rendicontato in merito ai temi emersi facendo uso degli Standard GRI. La missione dell'Istituto si realizza attraverso "investimenti responsabili e conformi ai principi cattolici, nell'integrità dei comportamenti e nella consapevolezza del ruolo svolto per la tutela dell'ambiente e per il progresso sociale", si legge in una nota.Nel 2024 lo IOR ha continuato a orientare la propria attività all'ottimizzazione dei rendimenti nel pieno rispetto dei principi dell'etica cattolica, escludendo ogni investimento in società coinvolte in attività dannose per la vita umana, l'ambiente o la società. Tutti i prodotti delle Gestioni Patrimoniali sono risultati pienamente conformi ai criteri etico-cattolici dell'Istituto, a conferma di un processo di investimento rigoroso e coerente con la propria missione.A fronte di un utile netto di 31 milioni di euro, lo IOR ha generato un valore economico complessivo di 50 milioni, distribuito tra il Santo Padre (27%), i dipendenti (30%) e i fornitori (18%), trattenendo la parte restante per garantire la sostenibilità di lungo periodo. Attraverso la gestione del patrimonio dei propri clienti, l'Istituto ha inoltre creato valore per 157 milioni di euro, rafforzando così la sua duplice vocazione sociale e finanziaria: sostenere la Chiesa Universale e accrescere il valore dei patrimoni affidati.Negli anni, l'Istituto ha consolidato un sistema di prevenzione contro corruzione, riciclaggio e finanziamento del terrorismo, in linea con le normative internazionali e vaticane, ricevendo valutazioni positive da Moneyval. È inoltre conforme agli standard fiscali internazionali, tra cui FATCA e la convenzione fiscale con l'Italia.
Fonte: Teleborsa