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Economia
1 ore fa
Operatori Fintech non vigilati: la fotografia di Bankitalia
(Teleborsa) - "Un ecosistema giovane e dinamico, nel quale le imprese sono realtà composte soprattutto da microaziende (oltre il 50% ha meno di 10 addetti) indipendenti, di recente costituzione, concentrate nel Nord Italia e operanti in ambito Business-to-Business (B2B)'. E' la fotografia scattata dall'indagine Bankitalia dedicata agli operatori Fintech non vigilati. L’esame della longevità aziendale, condotto partendo dall’anno di costituzione, mette in luce un contesto imprenditoriale dominato da imprese giovani o di media età Il segmento più consistente (59 unità, pari al 49% dei rispondenti) è rappresentato dalle società costituite tra 5 e 10 anni fa (dal 2015 al 2020). Le società costituite negli ultimi 5 anni (dal 2021 in poi) sono 34 (28%), quelle con più di 10 anni di attività sono la quota minore (28 società, pari al 23%).Bankitalia sottolinea che sebbene le radici del Fintech siano più datate, la letteratura concorda nell’identificare la crisi finanziaria del 2008 come il principale catalizzatore della “Fintech Revolution” , un processo successivamente accelerato dalla pandemia di COVID-19. Il periodo 2019-2023 ha visto, infatti, un picco nella nascita di nuove Fintech. I risultati dell’indagine confermano la natura relativamente giovane del comparto, che si inserisce in una tendenza internazionale ormai confermata, con l’eccezione di una quota residuale di imprese consolidate capaci di rinnovare il proprio modello di businessL’analisi delle caratteristiche delle aziende esaminate rivela una chiara predominanza di specifiche forme giuridiche La maggioranza delle società, circa l’83%, è costituita da società a responsabilità limitata (S.r.l.). Le società per azioni (S.p.A.) rappresentano il 15% del totale. Le S.r.l.s. (società a responsabilità limitata semplificata) e le Partite IVA individuali costituiscono ciascuna una quota minoritaria, attestandosi entrambe rispettivamente intorno all’1% del totale. L'indagine rileva che la predominanza delle S.r.l. è presumibilmente legata a molteplici fattori. Il capitale sociale minimo più contenuto rispetto ad altre forme giuridiche rende la S.r.l. una soluzione più accessibile per molti imprenditori del settore, consente una maggior flessibilità gestionale e garantisce la limitazione della responsabilità dei soci. Tuttavia, è importante sottolineare che la prevalenza di S.r.l. può implicare anche limiti sul piano finanziario, in termini di raccolta di capitali strutturati e possibilità di quotazione, potenzialmente rallentando le capacità di crescita dimensionale delle imprese Fintech italiane nel confronto internazionale9 . Il 34% delle risposte proviene da startup innovative10 e il 27% da PMI innovative11; complessivamente il 61% dei rispondenti è riconosciuto come impresa innovativa iscritta nelle apposite sezioni del registro delle imprese
Fonte: Teleborsa