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5 ore fa

Auto, crolla produzione in Italia. ANFIA: "A gennaio calo del 63,4% rispetto a 2024"

(Teleborsa) - A gennaio , secondo i dati Istat,  la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra un calo del 25,3% rispetto a gennaio 2024. Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di utoveicoli registra una variazione tendenziale negativa del 37% a gennaio 2025; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi   cresce del 7% nel mese, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori risulta in calo del 15,4%.Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica delle sole autovetture a gennaio 2025 ammonta a circa 10.800 unità, in calo del 63,4% rispetto a gennaio 2024.Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva ancora in flessione a gennaio 2025 rispetto ai livelli del primo mese dello scorso anno: l’indice della produzione industriale nel suo complesso, infatti, seppure in recupero rispetto al mese precedente, chiude a -0,6% rispetto a gennaio 2024.Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) registra una variazione negativa dell’1,4% a dicembre 2024, ultimo dato disponibile (-1,4% sul mercato interno e -1,3% sui mercati esteri) e chiude l’intero 2024 a -3,4% (-3,8% ilmercato interno e -2,6% i mercati esteri).“Anche l’apertura del nuovo anno si conferma in pesante ribasso per l’indice della produzione automotive italiana, che registra ancora una flessione a doppia cifra (-25,3%) – afferma Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA. D’altra parte, mantengono il segno meno sia l’indice della fabbricazione di autoveicoli (-37%) – complice il forte calo, -63,4%, registrato, secondo i dati preliminari di ANFIA dalla produzione di autovetture, per un totale di circa 10.800 unità prodotte – sia l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (-15,4%). Il ‘Piano d'azione per l'Automotive’ presentato lo scorso 5 marzo dalla Commissione europea ci lascia purtroppo insoddisfatti e non risponde pienamente alle necessità dell’industria in questo momento critico per tutto il settore automotive europeo, tralasciando alcuni punti essenziali come la messa in campo di misure a salvaguardia della competitività delle nostre imprese, in primis per riequilibrare i costi dell’energia rispetto a Paesi competitor come USA e Cina. Per affrontare seriamente la gravità della situazione attuale, serve un piano che, al di là delle linee guida e delle raccomandazioni, preveda azioni concrete, date certe e importi allocati per i vari interventi da programmare, tra cui anche, in nome dell’obiettivo della decarbonizzazione, un piano almeno decennale di rinnovo del parco circolante auto, che in Europa ha un’età media di 12,5 anni ed è quindi ad alte emissioni”.
Fonte: Teleborsa