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47 minuti fa

FUM continua a valutare M&A soprattutto nella distribuzione. USA rimangono area chiave

(Teleborsa) - Nonostante le difficoltà internazionali (incertezza legata ai dazi statunitensi, rinvio di alcuni progetti in Medio Oriente e blocco del mercato cinese per gran parte dell'anno, ora normalizzato), anche l'esercizio 2025 dovrebbe mostrare resilienza in termini di redditività per Franchi Umberto Marmi (FUM), mentre la normalizzazione del fatturato è prevista dall'azienda nel secondo semestre del 2026. Lo scrivono gli analisti di Intesa Sanpaolo dopo aver ospitato i vertici aziendali all'Italian Stock Market Opportunities (ISMO) conference di Lugano.FUM, azienda attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara e quotata su Euronext Growth Milan, continua a valutare acquisizioni, soprattutto nel segmento della distribuzione (come già fatto in Australia), con gli Stati Uniti che rimangono l'area geografica di riferimento.Gli analisti ricordano che il 2022 è stato un anno record, trainato dal riassortimento post-COVID, e ha registrato un margine EBITDA massimo del 40%. Nel 2024, i ricavi hanno raggiunto circa 81 milioni di euro. In questi anni, il margine EBITDA ha costantemente superato il 30%, nonostante l'impatto diluitivo di alcune acquisizioni. Il rapporto di conversione della cassa (EBITDA - Capex)/EBITDA è rimasto eccezionalmente elevato, attestandosi al 91,3% nel 2021 e al 73,9% nel 2024. L'indebitamento, emerso a seguito delle ultime acquisizioni, è rimasto basso e si prevede un'ulteriore riduzione. La società ha sempre distribuito dividendi, con rapporti di distribuzione variabili a seconda che le acquisizioni siano avvenute o meno (ad esempio, 78,9% nel 2021 e 29,2% nel 2024).
Fonte: Teleborsa