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Economia
2 ore fa
Sicurezza infrastrutture: da Napoli la rotta tracciata da Ansfisa
(Teleborsa) - "L'Italia è un Paese dalla straordinaria ricchezza territoriale, ma anche uno dei più fragili al mondo per conformazione geomorfologica, densità insediativa e storia urbanistica. Un Paese dove, lo ricordiamo, il 94% dei Comuni è esposto al rischio idrogeologico. Una fragilità oggi amplificata dai cambiamenti climatici e da eventi meteoreologici sempre più estremi. Per questo abbiamo scelto la strada della programmazione, della prevenzione, della visione strategica e non della rincorsa all'emergenza. È una scelta culturale, prima ancora che amministrativa. Da questo punto di vista è stata fondamentale la collaborazione tra Governo e ANSFISA, diventata sempre più pilastro tecnico-istituzionale del sistema Paese". È quanto ha detto Alessandro Morelli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio aprendo i lavori della giornata ANSFISA "Conoscenza, Supervisione e Sicurezza", in corso all'Unione Industriali di Napoli. Un appuntamento che riunisce istituzioni, gestori e comunità tecnica per mettere a fuoco due fronti complementari: prevenzione del dissesto idrogeologico e riduzione degli impatti sulla mobilità, da un lato; funzioni di autorizzazione, vigilanza e controllo esercitate dall'Agenzia, dall'altro. Il percorso propone inoltre l'anteprima del Libro Bianco su dissesto idrogeologico e infrastrutture di trasporto, uno studio multidisciplinare e approfondito con evidenze e indirizzi per integrare la gestione del rischio nelle scelte di pianificazione e manutenzione.Nel suo messaggio, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, ha ribadito la centralità della manutenzione programmata e della certezza delle responsabilità lungo l'intera filiera, con uno sguardo alle priorità operative condivise tra Governo, Agenzia e gestori. "Il MIT – ha detto Rixi – ha scelto di affrontare il tema del dissesto idrogeologico come una questione di sistema. Una sfida che richiede conoscenze condivise, responsabilità diffuse e un nuovo equilibrio tra prevenzione e intervento. Attraverso ANSFISA, il Ministero ha promosso uno studio che rappresenta un passo importante in questa direzione: mettere in rete dati, esperienze e competenze per costruire un modello di prevenzione replicabile su tutto il territorio nazionale. La sicurezza del territorio e la continuità della mobilità sono beni comuni. Difenderli significa costruire il futuro del Paese, passo dopo passo, insieme".La giornata propone un dialogo serrato tra i principali operatori nazionali e le strutture dell'Agenzia su monitoraggio, priorità manutentive e criteri omogenei di valutazione. Dalle esperienze presentate da Autostrade per l'Italia, ANAS e RFI insieme ai contributi di Italferr, Autostrada del Brennero, RemTech Expo e CTS Infratech/Ischia, Gruppo Fininc, emergono strumenti e pratiche per rendere più prevedibili gli effetti degli eventi meteo-climatici estremi e più tempestive le risposte dei gestori, con particolare attenzione alle interazioni tra reti viarie e ferroviarie, nodi urbani e aree interne.Nel pomeriggio il focus si sposta invece sui processi: dal quadro autorizzativo alle attività di vigilanza e controllo, fino al confronto conclusivo tra autorità giudiziaria e mondo tecnico sui profili di responsabilità amministrativa e penale. Sul tavolo il tema molto complesso di contemperare esigenze di sicurezza con quelle di continuità dei servizi pubblici, attraverso una visione d'insieme proporzionata ed equilibrata.A tirare le fila dei lavori, il Direttore di ANSFISA, Domenico Capomolla, che nel suo intervento sottolinea il ruolo dell'approccio metodologico basato su conoscenza, supervisione e azioni concrete che sostengano il passaggio dalla prevenzione dichiarata alla prevenzione praticata. "Abbiamo portato a livelli più elevati il sistema dei controlli su reti e gestori, affiancando con continuità il Ministero nelle scelte e nelle verifiche. Ora – ha detto Capomolla – è il momento di rendere la nostra struttura ancora più funzionale e incisiva: per questo abbiamo avanzato una proposta di modifica normativa, che confidiamo venga approvata per consentirci di accelerare processi, chiarire responsabilità e dare risposte più rapide ai territori. La giornata di oggi serve proprio a questo: mettere a fuoco i compiti esatti della struttura, condividere ciò che funziona e individuare le aree di miglioramento, così da trasformare la prevenzione in prassi misurabile".
Fonte: Teleborsa