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2 ore fa
Tod's, chiesto stop a pubblicità per 6 mesi. Cassazione respinge richieste PM su competenza territoriale
(Teleborsa) - Tre manager di Tod's, azienda italiana di moda fondata da Diego Della Valle, sono indagati per caporalato e la stessa società è stata iscritta per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, in relazione allo stesso reato, in un'inchiesta della Procura di Milano che già nei mesi scorsi, come emerso a ottobre, aveva portato a chiedere l'amministrazione giudiziaria per omessi controlli nella catena dei subappalti della produzione in opifici cinesi.Ora il PM di Milano Paolo Storari, come risulta da una richiesta al GIP Domenico Santoro di interdittiva per Tod's dal pubblicizzare i propri prodotti per sei mesi, ha individuato non più solo responsabilità omissive dei responsabili dell'azienda ma anche ipotesi dolose. In particolare, i manager della società non avrebbero tenuto "minimamente conto dei risultati" di alcune "ispezioni" negli opifici cinesi - sei tra le province di Milano, Pavia, Macerata e Fermo - e di "audit" su quei fornitori che "davano atto di numerosi indici di sfruttamento" dei lavoratori, per quanto riguardava, tra l'altro, gli orari di lavoro, le paghe, le norme di sicurezza e le "condizioni alloggiative degradanti".Nell'atto sono ripercorse tutte le presunte violazioni, dalla "normativa" sull'orario di lavoro alle "retribuzioni" sotto soglia. E ancora sulla sicurezza e l'igiene e poi quei dormitori "degradanti". Il tutto, secondo la Procura, nella "piena consapevolezza" dell'azienda della "condizione di sfruttamento", anche perché i responsabili del brand avrebbero ignorato gli audit di un certificatore esterno che, tra 2023 e quest'anno, davano conto delle "gravi violazioni"."Il nostro è un gruppo rispettato nel mondo, facciamo dei valori etici una bandiera. Non siamo quelle porcheriole. Il PM Paolo Storari venga a vedere le nostre aziende", aveva detto Diego Della Valle in una conferenza stampa il 10 ottobre.Oggi Tod's ha detto che "in merito alle nuove contestazioni sulla medesima vicenda, la società sta ora esaminando con la stessa tranquillità l'ulteriore materiale prodotto, con preoccupante tempismo, dal dottor Storari".La società ha anche svelato che "la Corte di Cassazione ha rigettato ieri le richieste e il ricorso del Dottor Paolo Storari", che chiedeva che la competenza territoriale sul procedimento di prevenzione, con richiesta di amministrazione giudiziaria, rimanesse a Milano, mentre i giudici di primo e secondo grado avevano stabilito la competenza ad Ancona.Il tema era stabilire se il procedimento spettasse a Milano o ad Ancona, in quanto i laboratori-opifici, al centro degli accertamenti, sono due in Lombardia, a Baranzate (Milano) e Vigevano (Pavia), e due nelle Marche, dove ha sede la società. La Cassazione, dopo l'udienza di ieri, ha respinto il ricorso del PM. Il procedimento sulla richiesta di misura di prevenzione (nel quale né società né responsabili sono indagati) è distinto da quello penale, che ora la Procura di Milano ha portato avanti con richiesta al gip di interdittiva sulla pubblicità per l'azienda. In questo filone penale sono stati iscritti sia Tod's che tre manager per responsabilità dolose (non colpose come in quello di prevenzione) nel caporalato, perché, secondo l'accusa, è stato accertato che i responsabili dell'azienda sarebbero stati informati con decine di audit negli anni delle presunte violazioni e dello "sfruttamento" dei lavoratori negli opifici.
Fonte: Teleborsa