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Regno Unito, Budget 2026: aumentano entrate fiscali e imposte, PIL reale 2025 visto in crescita dell'1,5%
(Teleborsa) - Nel 2025 il Regno Unito prevede una crescita del PIL reale dell'1,5%, 0,5 punti percentuali in più rispetto alle Prospettive economiche e fiscali (EFO) presentate lo marzo. È quanto emerge dal Budget 2026 presentato oggi la responsabile delle Finanze del governo britannico, Rachel Reeves. Al contempo è stata ridotta la previsione centrale per il tasso di crescita della produttività di fondo nel medio termine all'1,0%, 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di marzo. Con la crescita stimata a medio termine dell'offerta di lavoro e dell'approfondimento del capitale invariate rispettivamente allo 0,5% e allo 0,2%, la crescita del prodotto potenziale a medio termine è stata rivista al ribasso di 0,3 punti percentuali, all'1,5%.Si prevede che tra il 2026 e il 2029 il PIL reale crescerà in media dell'1,5%, 0,3 punti percentuali in meno rispetto a quanto previsto a marzo, a causa della minore crescita della produttività di fondo."La revisione al ribasso della produttività non è l'unica modifica sostanziale alle nostre previsioni economiche da marzo: abbiamo anche rivisto al rialzo le nostre previsioni a breve termine per la crescita degli utili e l'inflazione", si legge nel Economic and Fiscal Outlook di novembre 2025."La maggiore inflazione generata a livello nazionale, insieme all'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, ci porta a prevedere che l'inflazione rimarrà elevata più a lungo rispetto a marzo".Il tasso di disoccupazione ha seguito un graduale trend al rialzo dopo aver toccato il minimo post-pandemia del 3,8% nel 2022 e il team guidato da Reeves prevede che "rimarrà vicino al suo attuale tasso di circa il 5% fino al 2027".È previsto che "gli utili delle imprese diminuiranno nel 2025, prima di riprendersi durante le previsioni, ma in misura inferiore alle aspettative a marzo".L'impatto complessivo di questi cambiamenti è che "la crescita dell'economia nominale non è stata declassata tanto quanto la produttività, e la composizione della crescita del PIL nominale è più ricca di imposte rispetto a marzo".I cambiamenti economici sopra descritti, si legge nel Budget, "aumentano le entrate fiscali complessive rispetto alle nostre previsioni di marzo di 16 miliardi di sterline nel 2029-30, al netto delle politiche di bilancio"."L'impatto sull'indebitamento netto del settore pubblico delle maggiori entrate previste prima delle misure è più che compensato da un aumento di 22 miliardi di sterline nella spesa prevista prima delle misure entro il 2029-30, rispetto a marzo. Prima di tenere conto delle politiche di bilancio, queste modifiche alle previsioni hanno comportato un aumento dell'indebitamento di 17 miliardi di sterline quest'anno e di 6 miliardi di sterline nel 2029-30".A fronte di questo deterioramento relativamente modesto a medio termine delle prospettive di bilancio pre-misure, prosegue il report, "gli effetti diretti delle politiche di bilancio aumenteranno l'indebitamento di 6 miliardi di sterline l'anno prossimo, ma lo ridurranno di 15 miliardi di sterline nel 2029-30".Le politiche di spesa di questa legge "aumentano l'indebitamento ogni anno, di 7 miliardi di sterline l'anno prossimo e di 11 miliardi di sterline nel 2029-30"."Gli aumenti delle imposte aumenteranno di 0,7 miliardi di sterline l'anno prossimo e di 26 miliardi di sterline nel 2029-30, più che compensando l'aumento della spesa negli ultimi anni delle previsioni", viene sottolineato nel rapporto.Si stima che gli effetti indiretti delle misure di bilancio sull'economia ridurranno l'indebitamento di 2 miliardi di sterline nel 2026-27, in gran parte grazie all'impatto della minore inflazione sulla spesa per interessi sul debito. Considerando sia le modifiche pre-misure sia gli impatti delle politiche, "si prevede che le imposte sui conti nazionali in percentuale del PIL aumenteranno dal 35% nel 2024-25 a un massimo storico di poco superiore al 38% dal 2029-30 in poi". Inoltre la spesa in percentuale del PIL è attesa aumentare dal 44% nel 2024-25 al 45% nel 2025-26, per poi scendere al 44% del PIL entro il 2030-31.Infine, secondo il Budget presentato dalla Cancelliera dello Scacchiere, l'indebitamento in percentuale del PIL diminuirà dal 5,1% dello scorso anno al 4,5% di quest'anno, per poi scendere all'1,9% del PIL nel 2030-31 e che il debito netto del settore pubblico (PSND) aumenterà dal 95,0% del PIL di quest'anno a un picco del 97,0% del PIL nel 2028-29.
Fonte: Teleborsa