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Economia
1 ore fa
Conferenza Regioni: no all'integrazione della PAC nel Fondo unico
(Teleborsa) - Le Regioni e le Province autonome, pur rispettando gli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, riaffermano la centralità del proprio ruolo nella programmazione e nell’attuazione delle politiche agricole e sollecitano il Governo ad aprire tavoli permanenti di confronto con le Regioni e ad assumere una posizione forte e coerente a livello europeo di contrarietà all’accorpamento della PAC nel nuovo Fondo Unico. “Di fronte alla tendenza della Commissione europea a erodere progressivamente la capacità di incidenza regionale sugli interventi cofinanziati, le Regioni ribadiscono l’importanza di tutelare la propria competenza agricola esclusiva e di mantenere la voce dei territori centrale nel processo decisionale europeo, anche per le aree meno sviluppate”. E' quanto si legge nel documento approvato all’unanimità lo scorso 27 novembre dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome e trasmesso al Ministro dell’Agricoltura e delle Politiche forestali, Francesco Lollobrigida e al Ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti.“Chiediamo alle forze di Governo di lavorare insieme alle Regioni nel percorso negoziale che porterà alla definizione del nuovo Quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea affinché la PAC non finisca assorbita, o peggio svalutata, nel Fondo Unico”, spiega Federico Caner, Assessore all’Agricoltura del Veneto e coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni. “Siamo preoccupati per la piega che ha preso la partita europea, e mi riferisco ad esempio all’introduzione del criterio di “obiettivo rurale” e di “misure di salvaguardia specifiche” che rischiano di minare la competitività del sistema e di comprimere lo sviluppo rurale. Ricordo che l’agricoltura è un settore primario della nostra economia – aggiunge Caner – e merita di avere autonoma programmazione a livello europeo con un ruolo centrale nel processo decisionale che va riconosciuto alle Regioni. Per questo ci aspettiamo che il Governo sia al nostro fianco in un percorso tecnico-politico strutturato, capace di anticipare criticità e di incidere efficacemente sui processi di sviluppo socioeconomico e territoriale”.
Fonte: Teleborsa