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Economia
14 ore fa
Dazi, von der Leyen: "negoziamo tutelando nostri interessi". Linea dura di Parigi
(Teleborsa) - "La nostra priorità con gli Usa è ora quella di lavorare sui molti settori in cui i nostri interessi convergono". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, agli ambasciatori. "E c'è ancora possibilità di fare molto di più. Saremo pronti a negoziati difficili e a trovare soluzioni dove possibile, a risolvere controversie e a gettare le basi per un partenariato più forte. Saremo aperti e pragmatici su come raggiungere questo obiettivo. Ma sarà altrettanto chiaro che tuteleremo sempre i nostri interessi - in qualsiasi modo e in qualsiasi momento - come e quando sarà necessario", ha aggiunto la Presidente della Commissione Ue. Linea dura anche di Parigi. Nessuna concessione a Trump sui dazi, con l'Ue che deve prepararsi a una "ritorsione". E' la posizione di Parigi espressa dai suoi ministri dell'Industria e del Commercio, Marc Ferracci e Laurent Saint-Martin, a margine del Consiglio informale Ue Competitività a Varsavia. "Penso che non dobbiamo entrare in una trattativa facendo delle concessioni, non è l'approccio giusto", ha detto Ferracci, auspicando che l'Ue stabilisca "una posizione comune". Sulla questione dazi toni combattivi anche da Rehn (BCE), come evidenzia il Financial Times nell'intervista al banchiere centrale. Il "primo obiettivo" dell'Ue dovrebbe essere quello di trovare una "soluzione negoziata" per scongiurare un'escalation, soprattutto in un momento in cui l'Europa è già alle prese con la "guerra brutale" in Ucraina. Tuttavia, ha avvertito, se i negoziati dovessero fallire, l'Europa dovrà rispondere. "Se chiedete agli economisti, la maggioranza direbbe che sarebbe meglio per tutti non reagire. Ma non si tratta solo di economia, è soprattutto politica - ha sottolineato il finlandese -. E' meglio preparare misure politiche, consultare gli Stati membri e, nel caso in cui l'Europa dovesse essere concretamente presa di mira, renderle più specifiche". I dazi, ha spiegato, "colpiranno la maggior parte dei consumatori americani e avranno un effetto inflazionistico sull'economia statunitense" mentre in Europa, sebbene ci si aspetti che una guerra commerciale freni la crescita, gli effetti sui prezzi al consumo non sono chiari.
Fonte: Teleborsa