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1 ore fa
AI, Lagarde: "L'Europa deve agire ora o rischia di perdere il suo futuro"
(Teleborsa) - Christine Lagarde ha lanciato un appello sull’urgenza dell’intelligenza artificiale, parlando del suo "potere trasformativo" e del fatto che l’Europa si trovi "nel suo momento per agire". Intervenendo al BratislavAI Forum, la presidente della BCE ha affermato che "vediamo l’AI avanzare a una velocità straordinaria, ma il suo impatto aggregato è ancora appena visibile nei dati".Lagarde ricorda che "gli investimenti globali privati in AI hanno raggiunto i 252 miliardi di dollari nell’ultimo anno", mentre le società di AI hanno raccolto "un record di 100 miliardi". Tuttavia, invita a non interpretare la crescita come "esuberanza temporanea", perché "le grandi ondate di investimento della storia hanno lasciato tecnologie che hanno trasformato le economie per decenni".Guardando alle analogie storiche, Lagarde sottolinea che "disruption prima, benefici dopo" è lo schema che ha accompagnato elettricità, computer e internet. Ma suggerisce che questa volta "potrebbe essere diverso": l’AI, grazie al suo funzionamento ricorsivo, "può accelerare la produzione di idee" e "sollevare non solo il livello, ma potenzialmente il tasso di crescita della produttività". Porta un esempio concreto: "in cinquant’anni la scienza ha risolto 200.000 strutture proteiche, l’AI ne ha previste 200 milioni in un anno".Secondo Lagarde, l’AI potrebbe diffondersi più rapidamente di ogni tecnologia precedente perché "si basa su infrastrutture già esistenti" e perché "comunica attraverso il linguaggio umano", accelerandone l’adozione nonostante i limiti di capacità computazionale.Per l’Europa "le poste in gioco sono straordinariamente alte". Con Stati Uniti e Cina già avanti, il rischio è "lasciare passare l’onda dell’AI" e compromettere la competitività futura. Tuttavia, il continente può ancora diventare "un forte second mover", puntando su adozione rapida, interoperabilità e data spaces industriali come Manufacturing-X e Catena-X. Lagarde avverte però che "se le nostre tecnologie sono governate fuori dall’Europa, aumentiamo le dipendenze strategiche".Infine, un monito sui limiti strutturali: "Se permettiamo che i costi energetici restino alti, che le regolazioni restino frammentate e che i mercati dei capitali non si integrino, l’AI diffonderà più lentamente". Lagarde ha concluso citando Demis Hassabis: "Sarà dieci volte più grande della Rivoluzione Industriale – e forse dieci volte più veloce". Da qui l’urgenza: "Non è più se questo nuovo fronte arriverà, ma quanto presto. E dobbiamo agire ora".
Fonte: Teleborsa