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Economia
1 ore fa

Bartering pubblicitario: nel 2024 volume d'affari da 400 milioni euro

(Teleborsa) - Lo scambio di spazi media in compensazione con beni e servizi, meglio conosciuto come bartering pubblicitario, ha registrato nel 2024 un volume d’affari di circa 400 milioni di euro, segnando una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente. Il dato conferma il ruolo di questo comparto come leva strategica per la comunicazione d’impresa, capace di sostenere le aziende in un contesto economico complesso, liberando liquidità e valorizzando le eccedenze produttive. È quanto emerge dal saggio XMUTARE – The Barter. Storia, evoluzione e tecniche di scambio merce pubblicitario (124 pagine, Anima Edizioni, euro 18,00), scritto da Mario Piarulli, CEO di MBS Media Communication, presentato oggi a Milano all’Università IULM. L’opera rappresenta la prima sistematizzazione teorica e operativa del bartering pubblicitario, illustrandone l’impatto economico, la cornice normativa e la rilevanza strategica nel mercato italiano ed europeo.Piarulli ricostruisce l’evoluzione del baratto dalle sue origini fino all’attuale applicazione nel mondo dei media, delineando un modello economico di compensazione che riduce gli sprechi, favorisce la sostenibilità e rafforza la competitività delle imprese.Secondo le più recenti stime (dati MBS MEDIA COMMUNICATION), il bartering pubblicitario genera effetti moltiplicativi sull’economia nazionale: già oggi, ogni euro investito in comunicazione produce un ritorno medio di 9 euro sul PIL; il comparto della pubblicità in generale sostiene oltre 5,8 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti in Italia ed Europa; il bartering agisce come strumento anticiclico, consentendo alle imprese di proseguire nelle attività di promozione anche in presenza di ridotte o esaurite disponibilità finanziarie.Il libro evidenzia il ruolo pionieristico dell’Italia, unico Paese europeo ad aver avviato un processo di normazione e regolamentazione del bartering pubblicitario. A partire dagli anni Ottanta, con l’esperienza di Publitalia ’80, e con l’attuale contributo delle principali concessionarie – Mediaset, Rai, Sky e Cairo Editori – il modello italiano si è affermato come best practice internazionale, fondato su trasparenza, correttezza contrattuale e controllo di filiera. Paesi come Francia, Germania e Regno Unito stanno osservando con interesse l’approccio italiano, che ha saputo unire rigore giuridico e innovazione economica nel campo della comunicazione. In collaborazione con l’Università IULM di Milano, con il docu-film XMUTARE ha dato vita a un percorso informativo dedicato alla figura professionale del barter, esperto nella gestione di scambi merce pubblicitari e nella pianificazione di campagne media non convenzionali. Basato su logiche di economia circolare, il bartering riduce gli sprechi industriali e trasforma le giacenze in strumenti di comunicazione e crescita. In un periodo segnato da instabilità geopolitica e contrazione dei consumi, questo modello si conferma una leva concreta per la produttività e la sostenibilità del sistema economico italiano.
Fonte: Teleborsa