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11 ore fa

USA, UniCredit: stretta relazione tra sentiment consumatori e crescita consumi si è interrotta

(Teleborsa) - Si è registrato un netto peggioramento del sentiment dei consumatori statunitensi dopo l'annuncio dei dazi all'inizio di aprile, eppure la spesa al consumo ha finora mostrato una certa resilienza. Lo fa notare UniCredit in una ricerca sul tema, facendo notare che negli ultimi anni il sentiment dei consumatori non è stato un buon indicatore per la spesa.La precedente stretta relazione tra sentiment dei consumatori e crescita reale dei consumi personali si è interrotta negli ultimi anni. In particolare, mentre il sentiment dei consumatori era relativamente basso nel 2022-24, la crescita dei consumi personali è stata sostenuta. Il periodo 2022-24 è stato caratterizzato da un'inflazione elevata, sebbene ci si sarebbe aspettati che ciò incidesse sia sul sentiment che sulla spesa (attraverso una minore crescita del reddito reale)."Non è chiaro cosa ci sia alla base di questo scollamento tra sentiment e spesa, ma sospettiamo che la crescente polarizzazione della politica statunitense possa esserne in parte responsabile", si legge nella ricerca, firmata da Daniel Vernazza, Chief International Economist di UniCredit. Di conseguenza, si dovrebbe dare più peso a ciò che gli americani fanno (in termini di spesa) piuttosto che a ciò che dicono (nei sondaggi sugli atteggiamenti dei consumatori). Il calo della fiducia dei consumatori tra aprile e maggio 2025 è stato innescato dai dazi e dalle relative aspettative di un'inflazione più elevata. Un'inflazione più elevata non si è ancora materializzata, ma i dazi faranno aumentare i prezzi dei beni e peseranno sulla crescita della spesa al consumo. Tuttavia, viene prevista una crescita dei consumi personali di circa l'1% annualizzato quest'anno, migliore di quanto potrebbe suggerire una lettura diretta dei recenti dati sul sentiment.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash )
Fonte: Teleborsa