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Economia
3 ore fa

DDL intimazione di pagamento, AIGA esprime soddisfazione

(Teleborsa) - L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) esprime soddisfazione per il disegno di legge n. 978, a prima firma della senatrice Erika Stefani, in materia di “procedimento sommario per l’effettiva realizzazione del credito”.       Diversi studi hanno infatti messo in evidenza come elevati costi della giustizia e tempi lunghi di risoluzione delle controversie civili generino ogni anno alte perdite per l’economia, penalizzando le realtà produttive, sottraendo risorse e minando la competitività del sistema economico. Si stima che le lentezze e le inefficienze della giustizia costino all’Italia 2,5 punti percentuali di PIL. Particolare rilevanza assume in questo contesto l’effettiva realizzazione del credito, a maggior ragione per quanto concerne il recupero giudiziale dei crediti mediante il procedimento speciale di ingiunzione rientranti nella competenza per valore del Giudice di Pace. Come ormai noto, infatti, anche a causa della scopertura dell’organico, nel 61% dei casi il tempo intercorrente tra il deposito del ricorso per ingiunzione di pagamento e l’emissione del decreto ingiuntivo è superiore a quattro mesi. Emblematico, a tal riguardo, è il caso dell’Ufficio del Giudice di Pace di Prato che, a causa della scopertura dell’organico, nel febbraio 2023 aveva sospeso l’iscrizione a ruolo dei decreti ingiuntivi sino al 31 dicembre del medesimo anno. “Questo intervento realizza dunque un equilibrio moderno tra effettività del credito e tutela dei diritti di difesa. La proposta (dall’architettura dell’intimazione alla responsabilità disciplinare per omissioni gravi nei controlli) mira proprio a sgravare gli uffici del Giudice di Pace dai carichi seriali, liberando risorse per le liti che richiedono piena giurisdizione e riducendo tempi e costi a beneficio del tessuto produttivo e di tutti i cittadini che vantano un credito”, afferma il presidente AIGA, Carlo Foglieni. Per AIGA si tratta di un passo concreto verso una giustizia civile più efficiente senza arretrare sulle garanzie. Il DDL conferma, infatti, la pienezza del contraddittorio: dopo la ricezione dell’intimazione di pagamento, il debitore mantiene 40 giorni per proporre opposizione dinanzi al giudice; in difetto, solo allo spirare del termine l’atto acquista efficacia esecutiva, ferma restando la possibilità per il debitore di opporsi, anche tardivamente, all’intimazione, salvo in ogni caso la possibilità di opporsi anche al successivo pignoramento, come già attualmente previsto dal codice. In caso di opposizione, la controversia torna integralmente nelle mani del giudice. La procedura non introduce quindi alcun automatismo lesivo: non vi è alcuna compressione dei termini, sono assicurate garanzie piene anche nella fase esecutiva e l’impianto risulta coerente con gli articoli 24 e 111 della Costituzione, chiosa il Presidente Foglieni.
Fonte: Teleborsa