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Economia
1 ore fa
Assemblea Pubblica UNIPORT 2025, Legora: "Confronto e interventi urgenti per la competitività dei porti italiani"
(Teleborsa) - Nella relazione che oggi ha aperto l’Assemblea pubblica di UNIPORT, in corso a Roma, il Presidente dell’Unione Nazionale Imprese Portuali Pasquale Legora De Feo ha tracciato un quadro puntuale delle sfide e delle priorità del comparto portuale italiano, richiamando il ruolo centrale dell’associazione (la più antica rappresentanza delle imprese terminalistiche) oggi protagonista di un rinnovato processo di crescita e rafforzamento istituzionale, testimoniato anche dall’inaugurazione della nuova sede a Roma. L’Assemblea Pubblica dell’Associazione ha costituito la prima occasione per un confronto tra autorevoli rappresentanti delle forze politiche, delle istituzioni e del mondo associativo del settore logistico, marittimo portuale sul progetto di riforma dell’ordinamento portuale e su altri argomenti prioritari per gli operatori del settore. L’evento ha visto gli interventi del Ministro per la Protezione Civile e Politiche del Mare Nello Musumeci e del Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi.I traffici "tengono", ma il 2025 segna uno stallo regolatorioIl Presidente Legora ha evidenziato come il 2025 abbia mostrato segnali di "tenuta" sul versante dei traffici marittimi, nonostante il contesto geopolitico ancora complesso. Parallelamente, però sul piano della governance, sono diverse le questioni irrisolte (come ad esempio la mancata istituzione del fondo per l’incentivazione al pensionamento dei lavoratori portuali) e i nuovi ostacoli, tra cui l’imposta regionale campana sulle concessioni demaniali dell’AdSP.Sicurezza, digitalizzazione e costi dell’energia: attenzione alle ricadute sugli operatoriLegora ha richiamato l’esigenza di razionalizzare i nuovi adempimenti derivanti dall’applicazione di misure in materia di cybersicurezza e per il monitoraggio degli ingressi nell’UE di cittadini extracomunitari, sottolineando che la tecnologia "deve semplificare, non complicare" e che va evitata ogni duplicazione tra le varie normative. Ribadita anche la preoccupazione per il costo dell’energia, tra i più alti in UE, che pesa sulla competitività di porti e trasporto marittimo, settori energivori per definizione.Riforma della governance e Porti d’Italia: sì al coordinamento, ma serve confronto veroAl centro della relazione, la bozza di riforma dell’ordinamento portuale e l’ipotesi di costituzione della Porti d’Italia, su cui il numero uno di UNIPORT ha espresso un "giudizio positivo sull’obiettivo di maggiore coordinamento nazionale", ma anche perplessità per l’assenza finora di un confronto istituzionale con gli operatori economici. Il Presidente ha posto l’accento sulla necessità di alcuni accorgimenti: evitare che la riforma a costo zero, sottraendo risorse alle Autorità di Sistema Portuale, motivi aumenti di canoni e tasse portuali; assicurare che il nuovo soggetto non introduca un livello ulteriore di complessità, ma operi in armonia con il sistema esistente; rafforzare la chiarezza dei ruoli tra MIT e ART, per prevenire sovrapposizioni che rischiano di rallentare la competitività del sistema. Sul tema dei dragaggi, Legora ha poi sottolineato come il testo in circolazione "non introduca una vera semplificazione", rimarcando l’urgenza di superare l’equivalenza normativa che classifica i materiali da dragaggio come rifiuti.Maggiore coinvolgimento delle imprese nella governance portualeL’Associazione propone di riportare le rappresentanze economiche – e in primis i terminalisti – al centro delle sedi decisionali, sia a livello nazionale sia nelle Autorità di Sistema Portuale, con poteri di voto su programmazione infrastrutturale, costi, livelli di servizio e regolazione. Interventi urgenti in attesa della riformaPur guardando con favore all’avvio dell’iter della riforma, UNIPORT ha richiamato tre misure immediate e non più rinviabili:- La revisione della normativa che consente alle Regioni di tassare i canoni di concessione, per evitare squilibri competitivi tra porti.- L’attivazione del Fondo per il pensionamento anticipato dei lavoratori portuali, atteso da quattro anni e cruciale per favorire il ricambio generazionale. - La gestione equilibrata del tema delle retribuzioni nel periodo ferie, con l’auspicio che tutte le parti agiscano con responsabilità per salvaguardare il modello di relazioni industriali e il ruolo del CCNL. Europa, ETS e competitività mediterraneaSulla dimensione comunitaria, Legora ha poi ribadito la richiesta di una revisione del sistema ETS, "una sovrattassa europea che penalizza i porti UE rispetto a quelli extra-UE e disincentiva il trasporto marittimo rispetto alla strada. Bene gli ultimi segnali di ripensamento palesati da Bruxelles".Capacity portuale, intermodalità e infrastrutture strategicheNella sua relazione Legora ha ribadito che la competitività nel Mediterraneo "si gioca sull’efficienza logistica complessiva e sull’integrazione intermodale". Per questo, oltre al soggetto che realizzi le opere portuali strategiche, appare fondamentale il coordinamento della progettazione e della realizzazione dei collegamenti infrastrutturali (strade, ferrovie, interporti, produzione territoriale e ZES/ZLS)."In un sistema in cui le scelte autonome delle singole AdSP hanno prodotto differenze competitive e dispersione di risorse, è indispensabile una regia nazionale forte, capace di garantire equità, efficienza e crescita. UNIPORT è pronta a dare il proprio contributo con spirito costruttivo, competenza e responsabilità", ha concluso Legora.
Fonte: Teleborsa