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59 minuti fa
Anief, record a novembre: recuperati 1,5 milioni e 28 sentenze favorevoli al giorno
(Teleborsa) - Adesso si può dire senza con estrema certezza: il 2025 rappresenta l’anno della consacrazione del sindacato Anief, con un ulteriore record di risarcimenti di cui hanno goduto i lavoratori della scuola, ad iniziare dai più indifesi precari.Il monte annuale di soldi recuperati, grazie anche ad oltre un milione e mezzo di risarcimenti realizzati nei tribunali nel solo corso di novembre, è infatti arrivato a sfiorare i 17 milioni di euro complessivi (per la precisione 16.963.147 euro) Con un mese d’anticipo dalla fine dell’anno solare, si è quindi andati a superare ampiamente i 15 milioni di euro fatti assegnare al personale scolastico in tutto il 2024. Altissimo, sempre nel 2025, è stato anche il numero di ricorsi vinti in tribunale, soprattutto del lavoro: addirittura 6.152 complessivi, che in media fanno 559 al mese; praticamente, escludendo i giorni festivi e il sabato, si tratta di oltre 28 sentenze favorevoli al giorno incassate nei tribunali vari italiani sempre dai legali che operano per il sindacato Anief."Non ci nascondiamo – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e possiamo dire a voce alta che siamo orgogliosi di questi numeri: certamente, in un paese più equo e solidale, dove la giustizia passa prima di tutto dal legislatore, non si avrebbero quantità di sentenze così elevate. Ma stando così le cose in Italia, noi come sindacato non possiamo abbandonare i lavoratori al loro destino, fatto di soprusi e discriminazioni. Ecco perché continuiamo la nostra azione incessante presso i giudici, sempre alla ricerca della giustizia lavorativa, che molto spesso si trasforma in giustizia privata e sociale".I motivi per cui il sindacato Anief si reca in tribunale sono diversi: vanno dalla pessima applicazione degli scatti stipendiali a favori dei dipendenti a tempo determinato, alla ricostruzione di carriera, conseguente all’immissione in ruolo, privata spesso dei periodi di supplenze o di servizi inspiegabilmente elusi dall’amministrazione scolastica. In tribunale si va anche per opporsi ai mancati trasferimenti di sede, spesso anche in presenza di posti liberi, per la mancata monetizzazione delle ferie da parte di precari con supplenza fino al 30 giugno, anche quando i dirigenti scolastici non ne chiedono l’utilizzo. A presentare ricorso sono anche tanti docenti precari a cui si continua a negare nel cedolino l’assegnazione, in busta paga, dell’Rpd, oltre che unità di personale Ata private della Cia. Come nel cedolino, non di rado taroccato, non arrivano indennità di vario tipo, anche queste reclamate da Anief. Infine, tantissime sentenze favorevoli arrivano per la mancata assegnazione ai precari della Carta del docente, emolumento annuale che Consiglio di Stato, Corte di Giustizia europea e Cassazione hanno detto che invece va dato senza se e senza ma."La nostra rete dei legali specializzati in legislazione scolastica, coordinata da Walter Miceli e Fabio Ganci, con il prezioso supporto di Giovanni Rinaldi e Nicola Zampieri, continua a produrre risultati crescenti e strabilianti: attraverso ricorsi studiati ad hoc, riesce ad ottenere con continuità quella giustizia che il legislatore o l’amministrazione non riescono, a turno o contemporaneamente, a fare prevalere. Ecco perché siamo fieri di noi stessi", conclude il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico.
Fonte: Teleborsa