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Scuola
3 ore fa
Decreto Milleproroghe: modifiche su concorsi, organico Ata e mobilità del personale
(Teleborsa) - Il testo del decreto Milleproroghe è giunto alla sua prova del nove: l’esame dei Palazzo Madama. Come sempre in queste occasioni di revisione e miglioramento di un decreto legge da attuare in Parlamento, il sindacato Anief ha deciso di presentare delle richieste di modifica e di integrazione al provvedimento: le istanze riguardano delle emergenze del settore scolastico, come il progressivo impoverimento degli organici del personale e i limiti sempre più evidenti dell’attuale sistema di reclutamento dei lavoratori di tutto il comparto."Abbiamo chiesto – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - la proroga dei contratti PNRR, mai attivati nel presente anno scolastico, che garantirebbe una migliore funzionalità delle scuole: si tratta di un organico aggiuntivo di personale ATA, considerando che in molte istituzioni scolastiche i collaboratori scolastici risultano anche in numero inferiore ai plessi e questa mancanza produce gravi disagi nell’organizzazione. Anche per il personale amministrativo sono necessari numeri aggiuntivi per garantire la progettualità PNRR che si è aggiunta all’ordinaria amministrazione, già complessa da gestire"."In considerazione di un sistema di reclutamento che non è stato in grado di risolvere il problema del precariato scolastico – continua Pacifico - , risulta inaccettabile che tutti i partecipanti ai concorsi banditi a partire dal 2023, ma anche prima, anche se al termine delle prove sono risultati idonei per aver superato tutte le verifiche concorsuali non siano ancora inseriti in graduatorie per l’assunzione: l’inserimento degli idonei nelle liste finalizzate alle assunzioni è infatti essenziale per il buon andamento del ricambio professionale tra gli insegnanti. Inoltre, sempre attraverso il Milleproroghe, per i lavoratori che hanno già superato un periodo di prova, Anief chiede di validare l'intero servizio prestato al pari dei colleghi e in possesso di un titolo di insegnamento comunque valido".Per la mobilità del personale, il sindacato autonomo propone una modifica per consentire l’armonizzazione del diritto al lavoro con il diritto alla famiglia utilizzando tutti i posti vacanti e disponibili e prorogando per tutto il personale la mobilità straordinaria. "La continuità didattica – spiega ancora Pacifico - , si garantisce solo in un modo: lasciando che i lavoratori possano ricongiungersi con le loro famiglie, in particolare i neo immessi in ruolo su posti a tempo determinato per i quali non è garantita neppure l’assegnazione provvisoria"."Per i DSGA, in particolare, in considerazione della natura del ruolo ricoperto, abbiamo chiesto che abbiano accesso per il 2025/26 alla mobilità intercompartimentale. Infine, per gli insegnanti di religione Cattolica, che a seguito della cosiddetta ‘Buona Scuola’ non hanno più potuto godere dell’esonero dall’insegnamento per svolgere la funzione di collaboratori del dirigente poiché non inseriti nell’organico dell’autonomia: la proposta – conclude il sindacalista autonomo - mira a prorogare l’inserimento degli insegnanti di Religione cattolica nell’organico dell’autonomia".
Fonte: Teleborsa