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6 ore fa

Riforma delle professioni, i Geologi: "Occasione storica per riaffermare il ruolo strategico dei professionisti a servizio del Paese"

(Teleborsa) - Dopo oltre un decennio dal decreto presidenziale 137/2012, che aveva rappresentato un primo passo verso l'ammodernamento del sistema ordinistico italiano, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo disegno di legge delega che si propone di avviare una riforma organica e sistemica degli ordinamenti professionali, interessando circa 1,6 milioni di professionisti in tutta Italia. Il testo interviene su ambiti nevralgici come accesso alla professione, equo compenso, formazione continua, tirocinio, funzioni amministrative e disciplinari degli Ordini. Tra le categorie tecniche direttamente coinvolte, quella dei geologi. "Accogliamo con profondo senso di responsabilità e fiducia questo passaggio normativo, fortemente voluto dalle rappresentanze delle categorie professionali, quale svolta per il riconoscimento concreto del ruolo strategico dei geologi nelle dinamiche dello sviluppo e della sicurezza del territorio" ha dichiarato il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG), Arcangelo Francesco Violo, commentando l'approvazione del provvedimento da parte del Governo."La riforma - evidenzia il CNG – è un'occasione irripetibile: le conoscenze tecnico-scientifiche sono nuovamente poste al centro delle politiche pubbliche. Non solo aggiornamento delle norme, ma una ridefinizione dell'identità stessa delle professioni tecniche, che oggi si confrontano con fenomeni sempre più complessi: cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, gestione delle georisorse, pianificazione urbanistica, emergenze ambientali e prevenzione dei rischi naturali, tra cui quello sismico. In un territorio in cui oltre il 90% dei Comuni è esposto a rischi di natura idro-geologica, lo studio di questi ultimi costituisce un elemento fondamentale e strategico della sicurezza collettiva. Serve, al contempo, una visione ampia, interdisciplinare, fondata su competenze solide e riconosciute".Tra gli elementi accolti con maggiore favore, il CNG indica l'esplicito riferimento, nel disegno di legge, alla laurea abilitante, già prevista per la professione di geologo dalla legge 163/2021. "Portare finalmente a compimento questo processo – sottolinea Violo – significa rendere il percorso di accesso alla professione più coerente, trasparente e attrattivo, soprattutto per i giovani. Troppi talenti si allontanano da una disciplina fondamentale per i percorsi abilitativi eccessivamente farraginosi, nonostante le considerevoli opportunità di lavoro".Alla formazione universitaria deve accompagnarsi, per garantire la qualità ed efficienza della prestazione, quella professionale continua, mediante un costante aggiornamento delle proprie conoscenze.Altro nodo cruciale è quello dell'equo compenso, principio già sancito con forza dalla recente normativa, ma ancora in fase di attuazione disomogenea. "Estendere e garantire l'equo compenso per le prestazioni professionali, comprese quelle rese a favore di tutte le committenze private, non è solo una misura di giustizia, ma anche uno strumento per elevare la qualità del lavoro e dei servizi offerti ai cittadini", osserva Violo.Il CNG esprime inoltre "apprezzamento per l'indirizzo di semplificare gli adempimenti per gli Ordini professionali, quali enti pubblici non economici a carattere associativo, dotati di autonomia regolamentare, patrimoniale e finanziaria".Pur apprezzando l'impianto generale della riforma, Violo evidenzia la necessità di una fase attuativa partecipata, dove le professioni non siano mere destinatarie passive dei provvedimenti, ma interlocutori attivi. "La vastità delle materie trattate, l'eterogeneità delle professioni e la delicatezza delle scelte che dovranno essere compiute nei decreti attuativi richiedono una concreta partecipazione dei Consigli Nazionali. Seppur nella logica di uniformare gli ordinamenti professionali, occorre considerare che ogni categoria ha la sua storia, il suo impianto normativo, le sue specificità. Solo attraverso un confronto continuo si potrà costruire un sistema ordinistico realmente moderno e funzionale", ribadisce Violo.Il CNG chiede quindi che "nel percorso attuativo venga garantita l'istituzione di tavoli di confronto settoriali, nei quali ogni professione possa contribuire con la propria esperienza". Nel contesto di una riforma tanto ambiziosa quanto necessaria, il CNG si fa portavoce di una più ampia esigenza di rinnovato rilancio e ulteriore riconoscimento della professione del geologo."Oggi più che mai, in un Paese chiamato a sfide ambientali epocali, i professionisti tecnici devono essere considerati funzionali al perseguimento degli interessi generali. Non si tratta di rivendicare spazi corporativi, ma di assicurare che il sapere tecnico-scientifico sia debitamente considerato nei processi che decidono il futuro del territorio", conclude Violo."In questa chiave, – conclude il CNG – la riforma delle professioni non è solo un passaggio legislativo, ma un atto di indirizzo politico e culturale".
Fonte: Teleborsa