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8 ore fa

Scuola, Istat: ancora oltre un terzo 25-64enni senza diploma

(Teleborsa) - Nel 2023, solo il 65,5 per cento dei 25-64enni possiede almeno un diploma di scuola secondaria superiore, contro il 79,8 per cento della media UE27. Il divario è ancora più ampio sul fronte dei laureati: appena il 21,6 per cento in Italia, a fronte del 35,1 per cento nella media europea e quote doppie in Francia e Spagna. Il ritardo riguarda anche le generazioni più giovani, in particolare per l'istruzione terziaria: tra i 25-34enni, il 31,6 per cento ha un titolo terziario nel 2024, un dato in crescita ma ancora lontano dall'obiettivo europeo del 45 per cento entro il 2030. È quanto evidenzia l'Istat nel Rapporto annuale 2025 presentato oggi. L'abbandono scolastico precoce, seppur in calo, – rileva l'Istat – rimane una criticità. Nel 2024, il 9,8 per cento dei giovani tra 18 e 24 anni lascia il sistema di istruzione e formazione senza aver conseguito un titolo secondario superiore. Il fenomeno è più diffuso tra gli uomini (12,2 per cento), nel Mezzogiorno (12,4 per cento) e tra i giovani con cittadinanza straniera (24,3 per cento).Le competenze digitali restano insufficienti per raggiungere gli obiettivi europei. Nel 2023 solo il 45,8 per cento degli italiani tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali almeno di base, contro una media UE27 del 55,5 per cento e obiettivi europei che puntano all'80 per cento entro il 2030. Persistono forti divari territoriali, generazionali e di istruzione. Nel Mezzogiorno la quota di cittadini con competenze digitali almeno di base è pari al 36,1 per cento, contro il 50 per cento circa nel Centro-nord. Il divario tra giovani (16-24 anni) e adulti (45-54 anni) è di 10 punti percentuali a sfavore dei secondi. Le differenze legate all'età si attenuano tra i più istruiti. Le donne risultano svantaggiate solo nelle fasce d'età oltre i 45 anni.Nell'anno scolastico 2023/2024 il numero di alunni con disabilità ha superato 360mila unità, con un incremento, in 10 anni, di quasi il 60 per cento. Il numero di docenti impegnati in attività di sostegno,aumentato in proporzione alla crescita degli alunni con disabilità, conta 246mila unità. Permangono, tuttavia, alcune criticità, tra cui, in particolare, la carenza di formazione: oltre 66mila insegnanti per il sostegno, il 26,9 per cento del totale, sono privi della relativa specializzazione.
Fonte: Teleborsa