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1 ore fa

Euro digitale, Scotti (Bankitalia): "Un bene pubblico per l'era digitale. Disponibile non prima del 2029"

(Teleborsa) - Al MAXXI di Roma, nell’ambito del ciclo "Lo scambio infinito – Dall’oro al digitale: l’innovazione, la tecnologia, la finanza", la Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia Chiara Scotti ha tracciato un quadro dettagliato sul futuro dell’euro digitale e sul ruolo della moneta pubblica in un sistema dei pagamenti sempre più dematerializzato."Quando parliamo di sistema dei pagamenti ci riferiamo all’insieme degli strumenti e delle infrastrutture che permettono al denaro di muoversi nell’economia", ha ricordato Scotti. Un ecosistema che, dopo decenni dominati da contanti, assegni e sportelli, oggi "funziona soprattutto su carte, app, server e reti digitali". Una trasformazione che rende le infrastrutture critiche al pari "della rete elettrica o dei trasporti", come dimostrato dal recente blocco dei pagamenti in Spagna, che ha "paralizzato per ore negozi, servizi e persino la possibilità di ritirare contante".Scotti ha spiegato che il sistema dei pagamenti si articola in due famiglie: i sistemi all’ingrosso, come TARGET2, che regolano importi elevati tra banche, e quelli retail collegati a bonifici, carte e piattaforme come TIPS. Da qui l’esigenza di garantire robustezza e pluralità di strumenti. "Oggi la moneta pubblica retail esiste solo in forma fisica. Tutto ciò che è digitale è moneta privata", ha affermato. L’euro digitale, dunque, nasce per "offrire ai cittadini la versione elettronica delle banconote: stesso valore, stessa garanzia della banca centrale, gratuito e accettato ovunque nell’area euro".Una delle sfide principali sarà la percezione da parte dei cittadini. "L’euro digitale dovrà essere riconosciuto come un vero bene pubblico, esattamente come le banconote", ha detto Scotti, sottolineando come per i più giovani potrebbe diventare "la prima esperienza diretta di moneta pubblica, intuitiva, immediata e universale, anche offline".Inclusione e semplicità saranno centrali nel design dello strumento. "Sarà sicuro, gratuito e alla portata di tutti", accessibile sia tramite app sia tramite carta fisica. L’interfaccia sarà "pensata anche per gli anziani o per chi ha disabilità, perché il pagamento è parte della piena cittadinanza digitale europea".Sul fronte politico-istituzionale, il percorso è in una fase cruciale. "Parlamento e Consiglio europeo stanno discutendo il Regolamento che definirà chi potrà usare l’euro digitale, come sarà distribuito e quali tutele saranno garantite". Solo con il quadro normativo completo la BCE potrà decidere sull’emissione. Le tempistiche restano lunghe: fase pilota nel 2027, disponibilità "realisticamente non prima del 2029".Nelle battute finali, Scotti ha richiamato il valore culturale della moneta come simbolo condiviso. "Con l’euro digitale il simbolo cambia forma, ma non funzione", ha detto. Se ben integrato nella vita quotidiana, "potrà diventare un veicolo identitario potente, capace di trasmettere fiducia e appartenenza all’Europa".
Fonte: Teleborsa