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Economia
2 ore fa

UpB: economia Italia cresce poco, verso PIL sotto livello Ue

(Teleborsa) - La Manovra si inserisce in un contesto che continua a essere piuttosto complesso, c'è una prospettiva di rallentamento della congiuntura internazionale che influenza le prospettive di crescita per l'economia italiana, che sta crescendo relativamente poco: il terzo trimestre è sostanzialmente stabile e le prospettive per quest'anno sono di un acquisito allo 0,5%, quindi una crescita che è al di sotto del livello medio nell'Ue". Lo ha detto la presidente dell'Upb Lilia Cavallari in audizione sulla manovra alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. "Le previsioni crescita su cui si innesta la manovra sono state validate dall'Upb che ha sottolineato come i rischi siano prevalentemente orientati al ribasso", ha aggiunto."Secondo le stime effettuate con il modello di simulazione dell'UPB la riduzione di aliquota riguarderà poco più del 30 per cento dei contribuenti (circa 13 milioni che si collocano oltre la soglia di 28.000 euro di reddito) con un minor gettito Irpef di circa 2,7 miliardi". "Il 50 per cento del risparmio d'imposta affluisce ai contribuenti con reddito superiore ai 48.000 euro che rappresentano l'8 per cento del totale - aggiunge -. Gli effetti variano significativamente fra contribuenti a seconda del loro reddito prevalente. Nell'ambito dei lavoratori dipendenti, il beneficio medio è pari a 408 euro per i dirigenti e si riduce a 123 e 23 euro, rispettivamente, per impiegati e operai. Per i lavoratori autonomi in tassazione ordinaria la riduzione media è di 124 euro e per i pensionati di 55 euro. In termini di aliquota media la riduzione risulta compresa fra lo 0,1 punti percentuali degli operai e 0,4 di impiegati e lavoratori autonomi in tassazione ordinaria". "La sterilizzazione della riduzione delle aliquote per i redditi più elevati produrrà effetti parziali dato che solo il 32 per cento dei contribuenti con reddito superiore ai 200.000 euro (58.000 contribuenti) ha detrazioni aggredibili che non siano state già tagliate da precedenti interventi normativi - ha concluso -. Per tale platea il taglio medio effettivo ammonta a 188 euro, significativamente inferiore al risparmio di 440 euro derivante dalla riforma". La legge di bilancio "conferma la linea prudente di consolidamento progressivo dei conti pubblici in corerenza con gli impegni assunti con il Piano strutturale di bilancio" che "implica spazi di manovra ristretti" ma anche "una buona probabilità di uscire dalla procedura di avanzo eccessivo già nel 2026"."Significative coperture dal lato delle uscite riguardano riduzioni di spesa dei Ministeri, per le quali prevale ancora la presenza di 'tagli lineari' piuttosto che uno sforzo di razionalizzazione delle spese che sia il risultato delle attività di valutazione delle politiche pubbliche"Quanto alla detassazione dei rinnovi contrattuali prevista dalla legge di bilancio "presenta criticità" e "determina significative disparità di trattamento" tra contribuenti. "L'intervento determina un differimento temporale del prelievo più elevato, senza risolverlo strutturalmente" ricorda l'UPB, e "determina significative disparità di trattamento poiché esclude dalla platea dei beneficiari contribuenti in situazioni reddituali analoghe". "Tali criticità - secondo l'UPB - sollevano dubbi sull'opportunità di affidare a interventi a hoc temporanei la correzione di criticità strutturali dell'imposta sul reddito derivanti dall'aver affidato al sistema fiscale obiettivi di sostegno ai redditi che sarebbero più efficacemente perseguiti con altri istituti". La platea di quanti avrebbero beneficio dall'imposta sostitutiva al 5 per cento sarebbe, secondo le simulazioni dell'UPB, di circa 2,1 milioni di lavoratori, con un risparmio d'imposta medio per contribuente pari a circa 208 euro.
Fonte: Teleborsa