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2 ore fa

Petrolio, IEA: riduce previsioni surplus 2026 in scia revisione al rialzo stime domanda

(Teleborsa) - Si riduce la previsione surplus del mercato petrolifero per il 2026 a 3,84 MBG (-250 mila in meno rispetto alla precedenti previsioni), a fronte di una riduzione dell'offerta e di una crescita più dinamica della domanda. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'IEA -  International Energy Administration, da cui emerge che la domanda globale di petrolio dovrebbe registrare un aumento di 830mila barili al giorno nel 2025, in un contesto di miglioramento delle prospettive macroeconomiche e commerciali., e che queste prospettive più rosee si estendono al 2026, co una revisione al rialzo di 90 mila barili a 860mila barili al giorno. Gasolio e jet/cherosene - spiega LPIEA - rappresentano la metà degli aumenti di quest'anno, con l'olio combustibile che perde terreno a favore del gas naturale e del solare nella produzione di energia. Nel 2026 le materie prime petrolchimiche domineranno la crescita, con una quota che salirà a oltre il 60% dal 40% del 2025.L'offerta globale di petrolio è diminuita di 610mila barili al giorno a novembre, estendendo il calo dal record di settembre. L'OPEC+ ha rappresentato oltre i tre quarti del calo totale, trainato da Russia e Venezuela colpiti dalle sanzioni. Le esportazioni di petrolio russo sono diminuite di 420 mila barili al giorno a novembre, il che, unito al calo dei prezzi, ha ridotto i ricavi a 11 miliardi di dollari, 3,6 miliardi di dollari in meno rispetto all'anno precedente. La crescita dell'offerta globale di petrolio è stata ridotta di 100 mila barili al giorno nel 2025 (+3 milioni di barili al giorno a 106,2 MBG) e di 20 mila barili al giorno per il 2026 (+2,4 milioni di barili al giorno a 108,6 MBG). Dopo aver interruzioni impreviste delle raffinerie a novembre, la tensione nei mercati dei prodotti raffinati si è attenuata, ma le sanzioni nel primo trimestre del 2026 porranno nuove sfide. Il netto contrasto tra l'aumento delle forniture di greggio e l'inaspettata tensione nei mercati dei prodotti raffinati ha riportato i margini di raffinazione ai livelli visti dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Le previsioni di produzione per il 2026 sono state aumentate a 84,4 MBG, con una crescita aumentata a 750 mila barili.Le scorte globali osservate hanno raggiunto i massimi quadriennali a ottobre, attestandosi a 8.030 milioni di barili. Le scorte si sono accumulate in media a 1,2 MBG nei primi dieci mesi dell'anno.Il prezzo del greggio del Mare del Nord è sceso di circa 1 dollaro al barile in media su base mensile, attestandosi a 63,63 dollari al barile a novembre, il quinto calo mensile consecutivo e la più lunga serie di perdite in 11 anni.(Foto: Raimond Castillo / Pixabay)
Fonte: Teleborsa