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Economia
2 ore fa
SACE a Dubai con "Energie per il Futuro dell'Export"
(Teleborsa) - Oltre cento imprese provenienti da tutta l'area del Golfo – dai settori delle infrastrutture e dell'energia al food & beverage, dal manifatturiero alla meccanica strumentale – sono state protagoniste di "Energie per il Futuro dell'Export" a Dubai, prima e unica tappa fuori dai confini nazionali del roadshow itinerante di SACE, l'Export Credit Agency direttamente partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze, dedicato al dialogo e all'ascolto degli esportatori italiani. Un'edizione speciale, l'unica all'estero, realizzata in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia e ospitata dall'Hub for Made in Italy di Italiacamp a Dubai, di un percorso che sta attraversando tutta l'Italia (il roadshow di SACE ha già toccato Milano, Venezia, Napoli, e arriverà a Bologna, Firenze e Roma) con l'obiettivo di raccogliere i nuovi bisogni delle imprese italiane, anche alla luce del contesto economico in continua evoluzione, per poter poi scrivere insieme le strategie e gli strumenti SACE del prossimo futuro e valorizzare al massimo il potenziale di crescita dell'export italiano nel mondo.L'evento di Dubai è stato aperto dai saluti del Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri degli Emirati Fahad Al Gergawi, e dell'Ambasciatore italiano negli Emirati Lorenzo Fanara, insieme al benvenuto del Presidente di SACE Guglielmo Picchi. Una panoramica su trend e opportunità dell'export italiano è stata offerta dagli interventi del Primo Segretario dell'Ambasciata d'Italia Giovanni Piccolo e del General Manager Italiacamp EMEA Leo Cisotta. Al cuore dell'evento, moderato da Mariangela Siciliano, Head of Education & Connects Solutions SACE, è stato dato ampio spazio all'ascolto delle imprese con gli interventi del CEO di Riaz & Partner Mohammed Riaz, della Chief Investment Officer di Arada Rosa Piro, del Business Development Manager di Trevi Marco Zacchei insieme al Regional Manager Middle East di SACE- Head of Dubai Office, Ciro Aquino. Le conclusioni sono state quindi affidate all'Amministratore Delegato di SACE Michele Pignotti. "I rapporti commerciali tra i nostri due Paesi sono eccellenti. L'export italiano continua a crescere a due cifre ogni anno: nei primi otto mesi del 2025 ha raggiunto 5,8 miliardi di euro e, secondo le proiezioni, potrebbe superare i 9 miliardi entro la fine dell'anno. Si tratta di un risultato di grande rilievo, pari al doppio dei livelli registrati a fine 2021. Iniziative come quella odierna, promossa in collaborazione con SACE, contribuiscono a rafforzare la presenza del Made in Italy nella regione", ha dichiarato Fanara."L'export – ha evidenziato Picchi – è il principale motore di crescita dell'economia nazionale e noi di SACE, in qualità di Export Credit Agency italiana, abbiamo la responsabilità di fare da apripista al Made in Italy nei mercati a maggior potenziale. Negli Emirati prevediamo tassi di crescita annui del 10,7% per il prossimo biennio per le nostre esportazioni e lavoriamo al fianco delle imprese in questa direzione, con il nostro ufficio di Dubai presente ormai da più di dieci anni"."Negli Emirati – ha concluso Pignotti – SACE conta su un portafoglio di impegni pari a 4 miliardi di euro e ulteriori 2 miliardi di euro di operazioni allo studio nel 2026, non solo in settori tradizionali ma sempre più anche in settori che guardano al futuro ed è questo patrimonio di esperienza che oggi andiamo ad attingere per comprendere sfide, opportunità e rafforzare gli strumenti che diano ulteriore energia al futuro delle imprese e al nostro export, in linea con la missione istituzionale di SACE e con il mandato della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell'economia e delle finanze"."Accogliere questa tappa speciale di "Energie per il futuro dell'export", unico appuntamento del roadshow di SACE fuori dall'Italia, nel nostro Hub for Made in Italy di Dubai, – ha commentato Cisotta – conferma quanto sia strategico il rapporto con gli Emirati Arabi Uniti per la crescita del sistema Paese, vista la richiesta di soluzioni, competenze e tecnologie italiane nei settori chiave per lo sviluppo di questa zona del Golfo. Con Italiacamp e i nostri hub di Dubai e Abu Dhabi lavoriamo per costruire un ponte stabile tra l'Italia e uno dei contesti economici più dinamici al mondo, mettendo a disposizione delle imprese know-how, relazioni, spazi e consulenza per cogliere appieno le opportunità di questo mercato."Focus Export italiano (+19% rispetto all'anno precedente) e nei primi otto mesi del 2025 ha raggiunto 5,8 miliardi di euro. Dati che si inseriscono in un trend generale molto positivo che vede l'export italiano verso gli Emirati crescere a pieno ritmo da ormai diversi anni (oltre +50% nell'ultimo decennio), con una composizione settoriale sempre più diversificata che riflette la grande proiezione di tutta la Regione verso i settori del futuro. Infatti, nel corso degli anni, per il Made in Italy negli Emirati si è assistito al consolidamento delle quote di export dei settori più tradizionali (Fashion, Furniture & Food) e allo stesso tempo ad una crescita di alcuni settori merceologici specifici, sempre più richiesti da una economia in rapida espansione e che investe in settori diversificati per mantenere e rilanciare il suo ruolo di hub regionale, in particolare ad esempio in progetti infrastrutturali, trasporti, settore turistico.La composizione dell'export Made in Italy nella federazione vede quindi un flusso importante di vendite provenienti dai settori dei consumi che pesano per quasi la metà delle esportazioni italiane verso gli Emirati. Beni come gioielleria, bigiotteria, pelletteria e arredamento (30% del totale), tessile e abbigliamento (11%) e alimentari e bevande (4%). Rilevante è anche l'esportazione di macchinari (19% del totale) e apparecchi elettrici e chimica-farmaceutica (8% entrambi) e mezzi di trasporto (7%), merci sempre più integrate nell'attività produttiva emiratina. Secondo le stime di SACE, l'export italiano potrà mettere a segno una crescita del 10,7% in media nel prossimo biennio.
Fonte: Teleborsa