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1 ore fa

Cop30 approva all'unanimità il Global mutirao

(Teleborsa) - La plenaria della conferenza climatica Cop30 di Belem ha approvato all'unanimità il Global mutirao, l'accordo politico che richiama alla tradizione locale dello sforzo comune per un obiettivo. Dopo due settimane di trattative e un giorno e una notte di lavoro sulle ultime bozze, i circa 200 Paesi presenti hanno trovato un'intesa. Tra questi non ci sono gli Stati Uniti che non hanno partecipato al summit. La Mutirao decision non cita esplicitamente i combustibili fossili e non accoglie l'appello del presidente Lula e di oltre 80 Paesi per una roadmap su fossili e deforestazione, ma avvia nuovi nuovi processi per accelerare la transizione energetica, come il Global Implementation Accelerator e la Belém Mission to 1.5.Sulla finanza c'è l'impegno a triplicare i fondi per l'adattamento fino a 120 miliardi di dollari nel 2035 e l'impegno a rendere la finanza climatica più prevedibile, accessibile e commisurata ai bisogni dei Paesi vulnerabili. Il testo ha anche un riferimento al commercio internazionale e come richiesto dalla Cina "riafferma che le misure per combattere il cambiamento climatico, incluse quelle multilaterali, non dovrebbero costituire uno strumento arbitrario o ingiustificabile di discriminazione o una restrizione al commercio internazionale mascherata". I Paesi riuniti nell'Amazzonia brasiliana hanno adottato la principale decisione della conferenza sul clima delle Nazioni Unite (Cop30), senza la famosa tabella di marcia per l'uscita dalle energie fossili richiesta dagli europei e dai loro alleati. Il giorno precedente, ultimo giorno ufficiale dei negoziati, il progetto di testo trasmesso dalla presidenza della Cop30 aveva provocato l'esasperazione di diversi Paesi, tra i quali gli europei e la Colombia. L'Unione Europea aveva sottolineato che senza un chiaro riferimento nell'accordo a un'uscita graduale dalle energie fossili (già concordata a Dubai due anni fa, ma poi accantonata) nessun accordo sarebbe stato possibile. Il commissario europeo Wopke Hoekstra ha dichiarato prima della plenaria che l'Ue non si sarebbe opposta alla bozza di accordo. "Non nascondiamo che avremmo preferito di più, e maggiore ambizione su tutti i fronti", ma "dobbiamo sostenerlo perché, almeno, ci porta nella giusta direzione", ha detto. Durante la plenaria di chiusura, tendendo la mano ai numerosi insoddisfatti, il presidente della Cop André Correa do Lago ha comunque annunciato che guiderà personalmente due tabelle di marcia per tutta la durata della sua presidenza (fino alla prossima conferenza, fine 2026): una sull'uscita dalle energie fossili e una sulla deforestazione. Proteste si sono già svolte da parte delle organizzazioni ambientaliste in tutto il mondo. In Italia gli attivisti hanno colorato di verde fontane in diverse città di Italia e il canal Grande a Venezia.
Fonte: Teleborsa