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7 ore fa
Ucraina, i Volenterosi si impegnano in una "forza di rassicurazione". Palazzo Chigi: no a invio soldati
(Teleborsa) - Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che ventisei paesi, principalmente europei, si sono "impegnati" a partecipare a una "forza di rassicurazione" nell'ambito di un futuro cessate il fuoco russo-ucraino, schierando truppe in Ucraina o essendo "presenti sul terreno, in mare o in aria". Nel corso di una conferenza stampa insieme a Volodymyr Zelensky, al termine del vertice della "Coalizione dei volenterosi" e di una videoconferenza con il presidente Usa Donald Trump, Macron ha spiegato che "questa forza non ha la volontà né l'obiettivo di condurre alcuna guerra contro la Russia". Il "sostegno americano" a queste "garanzie di sicurezza" per Kiev sarà finalizzato "nei prossimi giorni", ha aggiunto. Emmanuel Macron ha anche affermato che gli europei adotteranno nuove sanzioni "in collaborazione con gli Stati Uniti" se Mosca continuerà a rifiutare la pace. Il presidente ucraino ha invece sottolineato che Donald Trump è "molto scontento" degli acquisti di petrolio russo da parte dei paesi dell'UE. Zelensky ha citato, in particolare, la Slovacchia e l'Ungheria.Anche la Casa Bianca ha confermato il disappunto del presidente Trump per gli acquisti europei di petrolio russo che stanno aiutando Mosca a finanziare la sua guerra contro l'Ucraina. "Il presidente Macron e i leader europei hanno invitato il presidente Trump alla riunione della loro 'Coalizione dei volenterosi'. Il presidente Trump ha sottolineato che l'Europa deve smettere di acquistare petrolio russo che finanzia la guerra, dato che la Russia ha ricevuto 1,1 miliardi di euro in vendite di carburante dall'UE in un anno. Il presidente ha anche sottolineato che i leader europei devono esercitare pressioni economiche sulla Cina per il finanziamento degli sforzi bellici della Russia", ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca.Alla riunione della Coalizione ha partecipato anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in collegamento da Roma. Come si legge in una nota, Palazzo Chigi ha sottolineato che "la riunione fa parte dei seguiti degli incontri volti ad approfondire il percorso verso una pace giusta e duratura in Ucraina", facendo sapere che Meloni "ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina". La presidente del Consiglio ha inoltre ribadito "l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina" e "confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini". Palazzo Chigi ha fatto inoltre sapere che prima della riunione Meloni ha avuto un collegamento telefonico con il Presidente Trump "nel quale sono stati condivisi gli esiti della riunione della mattina ed è stato riaffermato il senso di unità nel ribadire l’obiettivo comune di una pace giusta e duratura per l’Ucraina". "Essa può essere solo raggiunta con un approccio che unisca il continuo sostegno all’Ucraina, il perseguimento di una cessazione delle ostilità, il mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e solide e credibili garanzie di sicurezza, da definire in uno spirito di condivisione tra le due sponde dell’Atlantico", ha spiegato Palazzo Chigi.(Foto: Yehor Milohrodskyi su Unsplash)
Fonte: Teleborsa