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Economia
6 ore fa
INPS, CIV approva il Rendiconto generale 2024: saldo positivo di 15 miliardi
(Teleborsa) - Il Rendiconto generale 2024 dell'INPS, approvato oggi dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza si chiude con un saldo della gestione finanziaria di competenza di 15 miliardi di euro, con un risultato economico di esercizio positivo per 1,02 miliardi, e con un avanzo patrimoniale netto che passa da 29,78 a 35,31 miliardi. "Nel 2024 le entrate complessive sono state 573,12 miliardi, di cui 284,04 miliardi di entrate contributive – riferisce Alessandro Tombolini, direttore centrale Bilanci dell'Inps – in crescita del 5,5 % rispetto al 2023 –, e 180,74 miliardi di trasferimenti correnti dalla fiscalità generale (in crescita del 9,7%). Le uscite complessive ammontano a 558,12 miliardi, di cui 417 miliardi per prestazioni istituzionali. Queste ultime, quindi, sono cresciute del 4,9%".Il costo degli interventi sostenuti dai trasferimenti dalla GIAS, quindi dalla fiscalità generale, è cresciuto di 16 miliardi, in particolare per gli incrementi delle uscite a favore dei percettori dell'Assegno unico universale, dei trasferimenti per sgravi contributivi e delle coperture degli oneri pensionistici. Il 2024 ha fatto registrare rispetto all'anno precedente un incremento della spesa per le pensioni previdenziali di 16,4 miliardi, arrivando complessivamente a 320,5 miliardi, con una crescita rispetto all'anno precedente del 5,4 %, derivante quasi per intero dalla rivalutazione delle pensioni a fronte dell'impennata inflazionistica registratasi l'anno precedente. Nel 2024 c'è stato anche un aumento della spesa per il sostegno al reddito con un incremento di 0,5 miliardi, passando da 18,4 a 18,9 miliardi, in particolare per la crescita dei trattamenti di disoccupazione e di integrazione salariale. Le spese per l'inclusione sociale sono sostanzialmente invariate (-0,1 miliardi) ma con un ulteriore calo delle prestazioni finalizzate al contrasto della povertà (meno 1,9 miliardi sul 2023, meno 3,3 miliardi sul 2022) e un aumento di 1,2 miliardi per le prestazioni di invalidità civile. Crescono ulteriormente le spese a sostegno della famiglia che passano da 23,8 a 26,1 miliardi.Dal Rendiconto emergono con particolare rilievo i crediti per contributi a carico dei datori di lavoro e degli iscritti che, a fine 2024, ammontano a complessivi 119,1 miliardi con una riduzione di 8,0 miliardi rispetto all'anno precedente, riduzione derivante dall'annullamento dei debiti contributivi a seguito delle operazioni di saldo e stralcio previste dai recenti interventi normativi. Gran parte di questi crediti sono a rischio di inesigibilità e a fronte di tale evenienza è stato alimentato il Fondo svalutazione crediti contributivi che ammonta, nel 2024, a 94,4 miliardi, in calo di 8,2 miliardi rispetto al 2023. "Il Rendiconto 2024 evidenzia anche quest'anno un risultato positivo per l'Istituto e, al contempo, fornisce diversi spunti di analisi e di riflessione – sottolinea Roberto Ghiselli, presidente del Civ –. Si conferma una tenuta complessiva del sistema che comunque, in prospettiva, si dovrà misurare con le trasformazioni demografiche, tecnologiche e del mercato del lavoro – prosegue Ghiselli – e con le ricadute che queste trasformazioni determineranno sul sistema previdenziale. È quindi importante – prosegue Ghiselli - che il Paese sappia individuare una coerente strategia per far fronte a queste sfide e garantire una prospettiva di sostenibilità del sistema, da un punto di vista economico ma soprattutto sociale, attraverso politiche che sostengano lo sviluppo di qualità del tessuto produttivo e dell'occupazione, in grado quindi di incidere positivamente sui principali fattori di stabilità del sistema previdenziale ad iniziare dalla crescita delle retribuzioni e dal conseguente gettito contributivo".Per Pierangelo Albini, coordinatore della Commissione economica del CIV "la lettura del rendiconto 2024 conferma la necessità di una manutenzione «coraggiosa e ragionata» del sistema di welfare, per garantire giustizia tra generazioni, coerenza tra fonti di finanziamento e prestazioni. In un contesto di profonde transizioni economiche e sociali, l'INPS può, infatti, continuare ad essere il fulcro del welfare italiano in presenza di politiche in grado di valorizzare il lavoro e rafforzare il patto intergenerazionale. Solo così la protezione sociale potrà essere sostenibile, equa e adeguata alle sfide del presente e del futuro."
Fonte: Teleborsa