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Energia
4 ore fa

Ansaldo Nucleare, Gentile: impegnati nelle presenti e future generazioni e verso la fusione

(Teleborsa) - "Ansaldo Nucleare è impegnata sul fronte del nucleare dell'oggi, del domani, del dopodomani". Così Daniela Gentile, Amministratore delegato di Ansaldo Nucleare ha spiegato i progetti su cui è impegnata la società, che da 40 anni a questa parte ha mantenuto collaborazioni e partnership nei principali i progetti internazionali"."Mi preme sottolineare la nostra presenza in Romania - ha ricordato la manager - che ci ha portato negli anni 80 a contribuire, insieme a partner canadese, alla realizzazione della prima unità di Cernavoda, all'inizio degli anni 2000 della seconda unità di Cernavoda e che adesso ci vede, sempre con lo stesso partner e con altri, contribuire ad allungare di altri 30 anni la vita della prima unità e completare la costruzione di altre due nuove unità". "Questo è il nucleare di oggi. Dopodiché abbiamo un nucleare di domani, che speriamo possa tornare a interessare l'Italia, ma sicuramente interesserà l'Europa", ha proseguito Gentile, aggiungendo "questo significa per noi progetti sugli small modular reactor di terza generazione plus, quindi reattori raffreddati ad acqua, ai quali nel corso di degli anni si è aumentata la capacità di rispondere con sistemi di sicurezza passivi. In questi progetti siamo coinvolti insieme a Nuclitalia, quindi al progetto di identificazione di uno studio di fattibilità che prenda il via da ciò che il Piano Nazionale di Energia e Clima ha definito come un obiettivo per il paese nel 2050"."L'altro progetto molto importante che mi preme sottolineare - ha spiegato Gentile - è un progetto per i reattori di quarta generazione dove siamo in partnership internazionale nel consorzio EAGLES insieme ad Enea, insieme a Raten, che è l'equivalente rumena di ENEA, e insieme a SCK CEN che è l'Enea belga. Il progetto è finalizzato alla progettazione e sviluppo di un reattore nucleare di quarta generazione raffreddato a piombo, a maggiori efficienze, adatto a supportare la transizione e la richiesta di contributo calorico del sistema industriale. Ci vorrà un po' più di tempo perché le tecnologie nucleari richiedono, per lo sviluppo, un certo tempo, però diciamo che si può parlare di una sorta di staffetta tecnologica tra i reattori di generazione 3 plus ad acqua e quelli al piombo che verranno". "Dopodiché è da sottolineare anche la nostra presenza nel supporto allo sviluppo delle tecnologie della fusione. Siamo sin dall'inizio presenti nel progetto ITER, quindi siamo presenti a Cadarache nella costruzione di questo grosso prototipo per validare una tecnologia per la fusione nucleare". "Il nostro è un impegno che, diciamo, si distribuisce su più filoni e quindi ha necessità di risorse e di competenze pronte in tempi anche inferiori rispetto a quelli di un percorso accademico", ha concluso.
Fonte: Teleborsa