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2 ore fa
ENGIE, gestione operativa in calo nei 9M25, pesa il nucleare
(Teleborsa) - Nei primi nove mesi del 2025 la francese ENGIE ha totalizzato ricavi per pari a 52,8 miliardi di euro, sono aumentati dello 0,2% su base lorda e dell'1,8% su base organica.A livello di gestione operativa, l'EBITDA si è attestato a 10,8 miliardi, in calo del 10,2% (-8,3% su base organica). L'aggregato al netto del settore nucleare è stato pari a 9,8 miliardi, in calo del 6,2% (-3,9% su base organica). L'EBIT, settore nucleare escluso, si è attestato a 6,3 miliardi, in calo del 10,5% (-7,3% su base organica).Da segnalare che l'EBIT delle attività nucleari è diminuito del 53,8% su base organica nei primi nove mesi del 2025, principalmente a causa di un effetto volume negativo legato alla chiusura definitiva di Doel 1 a febbraio 2025, nonché alle interruzioni per conformità di Tihange 3 nel secondo trimestre e di Doel 4 nel terzo trimestre. Tale calo è dovuto anche ai prezzi più bassi registrati in Europa.Il Cash Flow From Operations è stato pari a 11,4 miliardi, in leggero calo di 0,4 miliardi rispetto ai primi nove mesi del 2024, particolarmente elevati.L'indebitamento finanziario netto si è attestato a 36,0 miliardi, in aumento di 2,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2024. Tale aumento è stato determinato principalmente da: investimenti nel periodo pari a 5,6 miliardi; dividendi pagati agli azionisti di ENGIE e alle partecipazioni di minoranza per 4,4 miliardi; finanziamenti e spese relativi al nucleare in Belgio per un totale di 4,5 miliardi.Per la fine del 2025 il management conferma un Net Recurring Income atteso nella parte superiore dell'intervallo tra 4,4 e 5,0 miliardi. L'EBIT, escluso il settore nucleare, è previsto nella metà superiore dell'intervallo indicativo tra 8,0 e 9,0 miliardi.Catherine MacGregor, CEO di ENGIE, ha dichiarato: "ENGIE ha registrato una solida performance nei primi nove mesi dell'anno, nonostante un contesto di mercato caratterizzato da un indebolimento dei prezzi dell'energia. La nostra generazione di flussi di cassa rimane molto elevata, pari a 11,4 miliardi di euro, a dimostrazione della solidità del nostro modello di utilità e della qualità dei nostri utili.Il nostro piano di performance è partito con il piede giusto, con un contributo positivo di quasi 500 milioni di euro nei nove mesi.Abbiamo proseguito il nostro sviluppo nelle energie rinnovabili e negli asset flessibili in Europa, essenziali per supportare la transizione energetica. Lo slancio commerciale attorno ai PPA continua, trainato dalla crescente domanda di data center, in particolare negli Stati Uniti. ENGIE è molto ben posizionata, avendo firmato oltre 3 GW di PPA durante il periodo, con clienti come Meta. In Belgio, i reattori Tihange 3 e Doel 4 sono stati riavviati rispettivamente a luglio e a ottobre, dopo un periodo di lavori per la loro estensione decennale. Questo segna una tappa fondamentale nel programma di estensione nucleare, nonché il raggiungimento dell'obiettivo principale degli accordi firmati con il governo belga, ora completati. Siamo fiduciosi di raggiungere il limite superiore del nostro intervallo di previsione per l'anno."
Fonte: Teleborsa