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1 ore fa
Adr e Teatro dell'Opera insieme contro la violenza di genere: nella Piazza dell'Aeroporto performance coreografica
(Teleborsa) - ‘Voglio essere l’ultima’ è il titolo della performance andata in scena nella ‘piazza’ del Terminal 1 dell’Aeroporto di Roma Fiumicino. Una speciale coreografia realizzata in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.L’impegno di Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys, si rinnova nel promuovere una cultura fondata sul rispetto, sull’ascolto e sul contrasto alle disuguaglianze di genere, e ospitando questa performance ha voluto imprimere questo messaggio a beneficio delle centinaia di passeggeri che transitano per lo scalo e del personale aeroportuale.“Promuovere una cultura basata sul rispetto, sull’uguaglianza e sulla valorizzazione delle diversità e dell’unicità di ciascuna persona rappresenta, per Aeroporti di Roma, un impegno quotidiano che coltiviamo dentro e fuori i nostri scali. È questo il messaggio che la performance ha voluto trasmettere ai passeggeri e a tutto il personale aeroportuale”, ha dichiarato Veronica Pamio, Senior Vice President External Affairs, Sustainability & Destination Management di Aeroporti di Roma.L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’adesione di Aeroporti di Roma alla campagna delle Nazioni Unite UNiTE 2025 – Orange the World, promossa globalmente da UN Women per sensibilizzare sul tema della violenza digitale di genere. Per tutta la durata della campagna, dal 25 novembre fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani, ADR illuminerà di arancione – colore che rappresenta un futuro senza violenza – alcuni dei suoi luoghi-simbolo: la fontana esterna al Terminal 3 di Roma Fiumicino e la facciata del G.B. Pastine di Ciampino. “Abbiamo scelto di unire arte e luce per stimolare riflessione e consapevolezza su temi di profonda rilevanza per la comunità e per i territori in cui operiamo, come la violenza digitale di genere. Si tratta di iniziative che esprimono il senso di responsabilità con cui interpretiamo il nostro ruolo e la volontà di contribuire in modo concreto alla creazione di contesti sempre più sicuri, inclusivi e attenti alla dignità delle persone”, ha aggiunto Pamio.Otto giovani ballerine della Scuola si sono esibite in una coreografia intensa e carica di significato, ideata da Giovanni Castelli e ispirata ai celebri versi dell’attivista peruviana Cristina Torres Cáceres, divenuti simbolo di denuncia e resistenza. Ad accompagnare e amplificare la potenza emotiva e simbolica del movimento, il brano inedito “Butterfly”, composto per l’occasione dalla musicista Irene Bello (in arte Eneri).Attraverso il linguaggio del corpo, l’interpretazione delle allieve della Scuola del Teatro dell’Opera di Roma ha rappresentato la rottura del silenzio e la forza della solidarietà femminile, trasformando il principale scalo italiano in un luogo di riflessione condivisa e partecipata. Le ballerine, inizialmente sole in una corsa incessante, si sono poi ritrovate unite in un movimento collettivo: un grido coreografico di resistenza e rinascita. “Con questa esibizione abbiamo voluto trasformare un luogo di passaggio in uno spazio di consapevolezza, portando la danza là dove può raggiungere tutte e tutti. Le nostre allieve hanno dato corpo a un messaggio che unisce impegno civile ed emozione: nessuna donna deve sentirsi sola. La cultura, quando si fa gesto condiviso, diventa uno strumento potente per riconoscere, denunciare e superare ogni forma di violenza”, ha dichiarato la Direttrice della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera, Eleonora Abbagnato, presente all’iniziativa.
Fonte: Teleborsa