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59 minuti fa

Bitcoin crolla sotto 86.000 dollari tra timori di liquidità, shock DeFi e incertezza macro

(Teleborsa) - Bitcoin ha registrato un forte ribasso nella prima giornata di dicembre, scendendo sotto gli 86.000 dollari nelle ultime ore. La principale criptovaluta ha perso oltre il 16% a novembre, con un mercato caratterizzato da scarsi volumi e assenza di catalizzatori macro. La nuova ondata di vendite è stata infatti innescata dall’incidente sul pool yETH di Yearn Finance. Un problema tecnico sulla piattaforma DeFi ha permesso ad un hacker di creare una grande quantità di token yETH senza avere i fondi reali a garanzia. In un pool DeFi, la quantità di token dovrebbe riflettere asset reali o valore reale. Se vengono creati token falsi o non coperti, l’intero equilibrio del pool viene compromesso. Questa creazione artificiale di nuovi token ha quindi "inondato" il pool con offerta invalida, facendo perdere fiducia ai trader. Quando gli operatori hanno capito che il pool non era più sicuro o correttamente garantito, hanno iniziato a vendere o ritirare velocemente i propri fondi, causando un’ondata di vendite anche nel mercato più ampio delle criptovalute. L’episodio ha infatti alimentato volatilità diffusa su Bitcoin e altcoin: Ethereum (-8%), XRP (-8,5%), Solana, Cardano e Polygon tra (-9% e -12%). Dogecoin ha perso oltre l’1% e $TRUMP il 6,6%.Le aspettative sui tassi della Fed restano comunque centrali: i trader attribuiscono un’87% di probabilità a un taglio da 25 punti base il 9–10 dicembre, ma l’incidente DeFi ha oscurato il miglioramento del sentiment. Aumenta inoltre l’incertezza dopo che Donald Trump ha dichiarato di aver scelto il futuro presidente della Fed, alimentando speculazioni su figure considerate più "accomodanti".Sul fronte corporate, Strategy ha annunciato una riserva da 1,44 miliardi di dollari per sostenere i dividendi sulle preferred stock, finanziata tramite vendite di azioni ordinarie. Il gruppo ha tagliato le guidance dopo il crollo del BTC: attende ora un risultato netto compreso tra -5,5 miliardi e +6,3 miliardi, con un range di prezzo del Bitcoin rivisto a 85.000–110.000 dollari. Ridotto anche l’obiettivo di rendimento BTC al 22%–26% (dal 30%). Strategy ha inoltre acquistato 130 BTC per 11,7 milioni di dollari, portando il totale a 650.000 BTC, a un costo medio di 74.436 dollari.Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, ha sottolineato che il calo dei Bitcoin avvenuto in un contesto di "forte avversione al rischio" e "deflussi istituzionali dagli ETF spot", segnali che il "ciclo ribassista potrebbe proseguire". Il recente rimbalzo verso 92.000 dollari mostra quanto il BTC resti "sensibile alle dinamiche dei mercati finanziari". Diodovich ha evidenziato anche le tensioni legate alle strategie di Michael Saylor di Strategy, definita una "balena corporate", che continua a comprare BTC con una logica di "orizzonte ultra-lungo", pur tra rumor di possibili vendite.(Foto: Jonathan Borba on Unsplash )
Fonte: Teleborsa