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1 ore fa

Auto, a luglio ancora in calo le immatricolazioni in Italia (-5,11%)

(Teleborsa) - Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto sapere che a luglio 2025 sono state immatricolate 118.493 autovetture a fronte delle 124.871 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad una diminuzione del 5,11%. I trasferimenti di proprietà sono stati 510.989 a fronte di 480.488 passaggi registrati a luglio 2024, con un aumento del 6,35%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 629.482, ha interessato per il 18,82% vetture nuove e per il 81,18% vetture usate."Nel contesto dell’Unione Europea dove l’Italia nel 2024 è quintultima per penetrazione delle auto elettriche, il rischio concreto è che il nostro Paese diventi sempre meno attrattivo per investimenti e offerta. È il momento di agire: occorrono incentivi stabili, semplici e pianificati, che orientino i consumatori e restituiscano fiducia nel cambiamento, così come è urgente una riforma fiscale per le auto aziendali, leva essenziale per favorire una transizione reale. Senza queste misure, non solo il mercato resterà debole, ma saranno i cittadini e il sistema-Paese a pagarne il prezzo", ha dichiarato Roberto Pietrantonio, Presidente di UNRAE.Ribadiamo ancora una volta con forza che, nella lunga e assai impegnativa transizione che porterà l’industria al 2035, sono necessarie e urgenti misure concrete nella direzione della vera neutralità tecnologica dei vettori energetici, e che tutte le tecnologie oggi disponibili debbono essere previste e concorrere attivamente alla decarbonizzazione del parco auto europeo – ha commentato il presidente di Anfia, Roberto Vavassori –. Quest’ultimo, con i suoi 250 milioni di unità, sta inesorabilmente invecchiando e non adottando le tecnologie già oggi disponibili in grado di garantire un taglio di oltre la metà dei livelli di emissioni di CO2"."Come è noto – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor –, la causa principale di questa difficilissima situazione è l’intransigenza dimostrata dalla governance dell’Unione Europea nel difendere le scelte fatte con rigore talebano per imporre l’auto elettrica come unica soluzione per immatricolare nuove auto dopo il 2035. Nelle ultime settimane si riteneva che fosse possibile un rinnovo della governance europea che favorisse una revisione della politica della UE per l’auto. In effetti questa speranza è stata delusa e le conseguenze saranno pesanti".Tra le alimentazioni, in giugno perdono quota tutti i motori endotermici: secondo i dati elaborati da Unrae, il motore a benzina cede 5,1 punti, scendendo al 23,3% (25,7% nel cumulato, -4,3 p.p.). Il diesel perde quasi 1/3 dei volumi, fermandosi al 9,5% di share (-3,4 p.p. e al 9,8% in gennaio-luglio, -4,5 p.p.); il Gpl scende al 10,2% a luglio (-1,2 p.p.) e al 9,2% nel cumulato (-0,2 p.p.). Sempre molto dinamiche le vetture ibride che nel mese raggiungono il 44,6% (+4,5 p.p.) e il 44,5% (+5,5 p.p.) nei 7 mesi, con un 13,6% per le "full” hybrid" e 31,0% per le "mild" hybrid in luglio. le auto elettriche si portano al 4,9% del totale (+1,5 p.p. e al 5,2% in gennaio-luglio, +1,4 p.p.), mentre le ibride plug-in salgono al 7,5% (+3,6 p.p. e al 5,6% nei 7 mesi, +2,3 p.p.).(Foto: @pixel7propix on Unsplash)
Fonte: Teleborsa