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1 ore fa

Vendite al dettaglio: segnali di miglioramento non convincono imprese e consumatori

(Teleborsa) - Sulle vendite al dettaglio ci "sono segnali di miglioramento ma il recupero resta fragile". Lo scrive Confcommercio commentando i dati Istat. "Il ritorno a ottobre in territorio positivo, dopo tre mesi di riduzioni congiunturali, consolida le aspettative, generate dai miglioramenti registrati da altri indicatori, di un ultimo trimestre del 2025 lievemente più dinamico dei precedenti. Seppure il miglioramento, sul versante dei volumi acquistati, sembra essere abbastanza diffuso non vanno però trascurati alcuni elementi di criticità. Infatti – prosegue la nota – su base annua il confronto ci dice che le vendite a volume, per il complesso dei beni inclusi nell'indicatore, sono ferme, con una riduzione nella media dei 10 mesi dello 0,8%. Inoltre, il recupero di ottobre non ha interessato le piccole imprese, che continuano a scontare un andamento negativo, e ha solo marginalmente attenuato le perdite registrate nei periodi precedenti da alcuni importanti segmenti di consumo come l'alimentare. È peraltro auspicabile – conclude l'Ufficio Studi – che il dato di ottobre sia il preludio di recuperi più importanti a novembre e dicembre, guidati anche dal contributo positivo della domanda generata dal Black Friday e dal Natale, che permetterebbero di guardare con più ottimismo alle prospettive per il 2026"."Per il comparto alimentare i dati sulle vendite al dettaglio registrano una debacle totale in termini di volume, scendendo del -0,9% nel corso dell’intero 2025" commenta Assoutenti che rinnova la richiesta al governo di intervenire con urgenza per sostenere i consumi delle famiglie. "A ottobre il valore delle vendite alimentari si impenna al +2,3% su anno, ma in volume rimane fermo allo 0% – analizza Assoutenti – Andamento che peggiora se si guarda all’intero 2025, con le vendite alimentari che tra gennaio e ottobre crollano del -0,9% in volume ma aumentano del +2,1% in valore. Una situazione su cui pesano come un macigno i rincari che da mesi stanno interessando cibi e bevande, con alcuni prodotti che registrano aumenti a due cifre rispetto allo scorso anno". "I dati dimostrano come le famiglie, per far fronte agli incrementi dei prezzi, taglino sempre di più gli acquisti alimentari, mettendo meno cibo in tavola. Il governo deve intervenire con urgenza per calmierare i prezzi al dettaglio e introdurre misure in grado di sostenere realmente la capacità di spesa dei cittadini e i consumi" sottolinea il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso.I dati "altalenanti" sulle vendite non convincono nemmeno l'Unione Nazionale Consumatori. "Dopo il calo congiunturale di settembre e di agosto, ora segue un aumento che riporta le vendite esattamente ai livelli di luglio. Insomma, non è certo scongiurato il rischio di un Natale in bianco ed è presto per cantare vittoria, anche se la ripresa di ottobre fa intravedere un possibile spiraglio di luce, visto che il Black Friday di novembre dovrebbe dare un'ulteriore spinta alle vendite – afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unc –. Il problema è che se scorporiamo l'aumento dei prezzi, le vendite in volume sono stabili su base annua. I consumi, insomma, sono al palo. Il Paese è fermo. Tra evitare di precipitare in una recessione e intraprendere un cammino di ripresa c'è ancora una distanza siderale". "Non riparte il commercio ad ottobre, con il volume delle vendite al dettaglio che su anno rimane fermo sia per i beni alimentari che per quelli non alimentari – evidenzia il Codacons –. Ad ottobre a fronte di un incremento annuo in valore del +1,3%, le vendite rimangono stazionarie in volume. A soffrire sono soprattutto i piccoli esercizi che rispetto al 2024 registrano una contrazione delle vendite del -0,5% con punte del -0,8% per i negozi non alimentari. Dati nel complesso molto negativi se si considera che nei primi dieci mesi dell’anno il volume delle vendite registra una flessione del -0,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre in valore, a causa dei rincari dei prezzi, aumentano del +0,8%".  (Foto: Dimitris Vetsikas / Pixabay)
Fonte: Teleborsa