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Economia
2 ore fa

Manovra, Giorgetti: "Priorità conti in ordine. Spazi più contenuti che i passato"

(Teleborsa) - "Il mantenimento di una politica di bilancio responsabile è un requisito fondamentale per il nostro Paese". E' quanto ribadito dal Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, nel corso dell'audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Manovra. Giorgetti ha richiamato la "crescente credibilità conquistata dall'Italia" sui mercati internazionali, che va a beneficio delle istituzioni finanziarie e delle aziende del nostro Paese.Parlando della dimensione della manovra, Giorgetti ha ricordato che "nel nuovo quadro di governance europea, gli spazi di manovra sono più contenuti rispetto al passato" ed "ogni confronto della manovra 2026-28, pari ad un valore medio annuo di 18 miliardi, con le precedenti, per le sue dimensioni, non terrebbe in considerazione alcuni aspetti rilevanti". Il Ministro ha ricordato che la Manovra "si inserisce in un quadro congiunturale incerto", dove "l'attenzione sulle politiche bilancio perseguita dagli Stati è molto elevata" ed in cui risulta prioritario "garantire la sostenibilità del debito in linea con le regole di governance Ue". Questo non vuol dire che il governo non abbia puntato a dare "risposte a esigenze profonde del Paese". Lo ha fatto - ha ricordato - con il taglio delle aliquote Irpef per il ceto medio ed estendendo la platea di chi aveva beneficiato del cuneo fiscale, coinvolgendo il 32% del totale dei contribuenti, per un valore del beneficio medio atteso di 218 euro all'anno.A proposito della rottamazione delle cartelle, Giorgetti ha spiegato che il "costo teorico in termini di minori entrate" viene "compensato nel lungo termine".Sul tema del contributo di banche e assicurazioni - circa 10 miliardi nel triennio -  il Ministro ha affermato che "l'impatto è assorbibile alla luce della solidità e profittabilità del sistema bancario".Per quanto concerne le spese per la Difesa, Giorgetti ha confermaot che "il governo agli inizi del prossimo anno finanziario informerà il Parlamento relativamente alle spese militari nel prossimo triennio e, qualora se ne ravvisasse la necessità", l'Italia "potrebbe valutare l'attivazione della clausola nazionale di salvaguardia prevista per tali tipologie di spese".  Ricordando che il testo della Manovra "rappresenta la proposta condivisa e predisposta nell'ambito del Consiglio dei ministri", Giorgetti ha spiegato che il Parlamento potrà avanzare degli emendamenti, volti a migliorarla, e su questo avrà "come di consueto, la massima collaborazione delle strutture tecniche" del MEF, ma occorre "ricordare che i nuovi parametri europei impongono un'attenta valutazione degli effetti finanziari delle proposte emendative alla luce del rispetto non solo dei saldi di finanza pubblica ma anche della traiettoria della spesa".
Fonte: Teleborsa