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3 ore fa
Sogefi, utile attività in continuità quasi raddoppia a 29,9 milioni di euro nei 9 mesi
(Teleborsa) - Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR), ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con ricavi pari a 744,9 milioni di euro, in calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2024 a cambi correnti; a cambi costanti e al netto dell'inflazione dell'Argentina i ricavi sono stati stabili (-0,1%) rispetto al 2024.L'EBITDA è ammontato a 103,1 milioni di euro, rispetto a 96,7 milioni nei primi nove mesi del 2024. L'EBITDA margin è stato pari al 13,8% rispetto al 12,6% dei primi nove mesi del 2024. L'EBIT è stato pari a 48,5 milioni di euro, rispetto a 38 milioni nei primi nove mesi del 2024, e l'EBIT margin è passato dal 5,0% del 2024 al 6,5% dello stesso periodo del 2025. L'incremento dell'EBIT riflette l'aumento dell'EBITDA e la riduzione di ammortamenti e svalutazioni. Gli oneri finanziari sono ammontati a 7,4 milioni di euro, in calo rispetto al 2024 (11,7 milioni) grazie alla riduzione dell'indebitamento.Le attività operative hanno registrato un utile netto di 29,9 milioni di euro, rispetto a 15,1 milioni dell'esercizio precedente. L'utile netto complessivo, tenuto conto del risultato di pertinenza di terzi e del risultato netto delle attività operative cessate, ammonta a 28,1 milioni di euro (149,5 milioni nei primi nove mesi 2024, includendo l'utile netto della Filtrazione nei primi cinque mesi dell'anno e la significativa plusvalenza realizzata con la cessione, al netto dei costi della transazione).L'indebitamento netto a fine settembre 2025, dopo il pagamento di dividendi per 17,9 milioni di euro, era pari a 52,8 milioni, rispetto ad un indebitamento netto di 55 milioni a fine dicembre 2024 e di 62 milioni al 30 settembre 2024.Sogefi, per il 2025, conferma la previsione di un calo dei propri ricavi low-single digit a tassi di cambio costanti e di un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell'esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti ed eventi/circostanze nuove che impattino negativamente il mercato automotive.
Fonte: Teleborsa