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1 ore fa

BG SAXO, Dalfovo: oggi il mercato guarda di più ai fondamentali

(Teleborsa) - La leadership in Europa si sta allargando all’insegna della qualità, con gli investitori iniziano a prediligere la generazione di cassa e la buona gestione rispetto allo storytelling. Questo cambio di passo è guidato dai cosiddetti "GRANOLAS", colossi europei a forte capitalizzazione che rappresentano il meglio della qualità europea con margini solidi, ritorni elevati sul capitale e una presenza globale capillare. In particolare, LVMH, ASML e Nestlé dimostrano che scorte sotto controllo, ordini stabili e disciplina nei costi spingono al rialzo le valutazioni. Da non sottovalutare i rischi, tra cui la domanda dalla Cina, ritmi degli investimenti in intelligenza artificiale, tassi di interesse e affollamento sui grandi titoli GRANOLAS.Questo è quanto emerge da un'analisi sul cambiamento in atto nel mercato europeo, intitolata "Il ritorno della qualità: uno sguardo alla rotazione in Europa", a cura di Ruben Dalfovo, Investment Strategist di BG Saxo (SIM)."Dopo mesi in cui è stato trainato da pochi titoli, ora si stanno facendo avanti anche i settori che erano rimasti indietro fino ad agosto. Materie prime, tecnologia, sanità e lusso hanno messo a segno un forte rimbalzo dai minimi estivi. La fase in cui correvano solo pochi nomi si sta esaurendo: oggi il mercato guarda di più ai fondamentali", osserva Dalfovo. "Il mercato sta diventando più “pulito”: vengono premiate le aziende che consegnano risultati concreti, gestiscono bene la cassa e mantengono margini solidi".Il cambio di passo è guidato dai titoli GRANOLAS - termine coniato da Goldman Sachs per descrivere undici leader europei: GSK, Roche, ASML, Nestlé, Novartis, Novo Nordisk, L’Oréal, LVMH, AstraZeneca, SAP e Sanofi. Essi, "pesano negli indici perché sono aziende grandi e molto scambiate". Il quadro macro resta importante, ma non basta a spiegare la rotazione, afferma Dalfovo. "Valute e rendimenti dei titoli di stato contano perché influenzano utili e valutazioni, tuttavia il fattore decisivo è l'esecuzione da parte delle aziende: chi gestisce bene scorte di magazzino, prezzi e costi mostra numeri credibili e ottiene fiducia. In altre parole, oggi il mercato paga la qualità visibile nei conti più di qualsiasi fattore macro. A ottobre l’euro non si è rafforzato in modo netto, quindi l’aiuto agli esportatori è stato limitato, i rendimenti dei titoli di Stato sono scesi dai massimi e questo ha sostenuto settori sensibili ai tassi come tecnologia e lusso. Il vero motore però è arrivato dalle trimestrali: scorte più ordinate, ordini regolari e meno sconti hanno indicato domanda sana e disciplina commerciale, due segnali che il mercato ha saputo leggere subito".Le valutazioni restano ragionevoli. "Il gruppo tratta intorno a 19 volte l’utile per azione atteso, contro circa 17 volte dello STOXX 50. Questo premio è moderato e si giustifica se il potere di prezzo e i ritorni sul capitale restano solidi. Nota per chi inizia: “P/E” è il rapporto prezzo/utili, e indica quante volte il mercato paga gli utili futuri di un’azienda".Tra i GRANOLAS, secondo Dalfovo, tre trimestrali hanno fatto la differenza. "LVMH è balzata del 12% il 15 ottobre. Il ritorno alla crescita nel terzo trimestre, unito a scorte sotto controllo e minori sconti, ha riportato più vendite a prezzo pieno. Questo dimostra che quando l’offerta è ben gestita e il mix di prodotti resta desiderabile, il potere di prezzo tiene anche in un contesto non facile. ASML è salita del 3% perché ordini migliori del previsto, legati all’aumento di capacità per l’AI nei data center, indicano un ciclo di investimenti che durerà anni e non mesi. I veri colli di bottiglia sono pratici: spedizioni, connessioni di rete e tempi di allaccio dei data center. Questi fattori non cambiano la domanda finale, ma possono spostare nel tempo la fatturazione. Nestlé ha registrato un +9,3% il 16 ottobre, con gli investitori che hanno accolto positivamente il nuovo corso sotto la guida in arrivo. La reazione positiva del mercato premia la disciplina sui costi e una rifocalizzazione del portafoglio prodotti verso linee più redditizie. Anche con una crescita moderata dei ricavi, la scala e il controllo dei margini creano valore in modo costante".Il mercato "ha letto questi segnali come prove chiare: quando la qualità si vede nei conti e l’esecuzione è costante, il valore cresce, soprattutto per aziende che vendono in molti paesi e possono assorbire meglio gli shock locali".Secondo Dalfovo queste tre aziende sono veri e propri barometri di mercato. LVMH misura la forza della domanda nel lusso e la capacità di vendere a prezzo pieno. ASML è il fornitore chiave di macchinari per chip e indica quanto la filiera sta investendo, in particolare per l’intelligenza artificiale. Nestlé domina ancora il settore dei beni di consumo di base grazie a scala, marchi forti e flussi di cassa regolari. Quando i loro risultati e le loro indicazioni migliorano, il sentiment "cambia subito". La rotazione di mercato "resta credibile se arrivano conferme semplici: ordini solidi, margini in tenuta e cassa in aumento".Dalfovo invita tuttavia a monitorare i rischi e segnali precoci:Domanda dalla Cina. "Un rallentamento nei viaggi o nei consumi interni avrebbe un impatto negativo su lusso e beni di consumo. Occorre monitorare vendite al dettaglio, traffico turistico e commenti delle aziende più esposte al mercato cinese, perché anticipano l’andamento dei margini".Tempistiche degli investimenti in AI. "Ritardi nell’apertura di nuovi data center o nell’allaccio a rete e potenza possono rinviare ordini di macchinari; monitorare piani di spesa (capex) e calendario progetti dei grandi clienti, perché impattano i ricavi trimestre per trimestre più che la domanda strutturale".Rumore su politica e tassi. "Dazi, restrizioni o tensioni commerciali possono cambiare i vincitori in pochi giorni, un dollaro più forte o rendimenti a lunga in risalita comprimono i multipli dei campioni globali, quindi contano per valutazioni e flussi di capitale verso i mercati azionari".Affollamento sui titoli GRANOLAS. "Molti investitori sono già posizionati su questi titoli, perciò delusioni su conti o guidance possono innescare vendite rapide; tenere d’occhio valutazioni, flussi su ETF (fondi quotati), cambio euro/dollaro e aggiornamenti delle aziende".
Fonte: Teleborsa