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2 ore fa

Gas Plus, ricavi +30% nel primo semestre. Usberti: Guardiamo avanti fiduciosi

(Teleborsa) - Gas Plus archivia il primo semestre con ricavi pari a 86,7 milioni rispetto ai 65,7 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente con una crescita di oltre il 30%. L’EBITDA ha registrato un significativo aumento ed ha raggiunto i 32,8 milioni rispetto ai 23,9 milioni del 2024. L’EBIT, seguendo l’andamento dell’EBITDA, è stato a sua volta in crescita, seppur ad un livello inferiore in termini assoluti e percentuali per l’aumento degli ammortamenti, passando dai € 13,2 milioni del primo semestre 2024 ai € 18,6 milioni dello stesso periodo 2025.Data l’assenza di proventi ed oneri diversi il Risultato Operativo, nel primo semestre 2025, ha assunto lo stesso valore dell’EBIT (€ 18,6 milioni contro € 13,2 milioni del primo semestre 2024).Il semestre si è chiuso infine con un utile netto di € 10,2 milioni rispetto a € 5,3 milioni del 2024 dopo imposte sul reddito che hanno registrato un onere di € 4,1 milioni rispetto ad un onere di € 2,7 milioni del 1H24.L'indebitamento finanziario netto si è ulteriormente ridotto rispetto ai già contenuti livelli di fine 2024 (€ 19,3 milioni contro € 23,8 milioni di fine 2024). L’Amministratore Delegato, Davide Usberti, ha dichiarato: "Con lo scorso mese di giugno Longanesi ha iniziato a dimostrare le sue potenzialità produttive e guardiamo con fiducia alla sua progressiva messa a regime che, come ordini di grandezza, dovrebbe consentirci in un biennio prima di raddoppiare e poi di più che triplicare le nostre produzioni di gas in Italia. Con tale progetto, nonostante un lunghissimo iter autorizzativo, crediamo che il Gruppo abbia dimostrato fiducia nell’investire, ancora, in Italia, sul gas naturale, fonte di energia riconfermata dai maggiori attori del mercato mondiale del gas recentemente intervenuti ad un convegno internazionale ospitato nel nostro Paese, come una risorsa chiave, per vari decenni, della transizione energetica. Questo nonostante operare nel nostro Paese ed in ambito UE implichi l’assoggettamento ad oneri e vincoli molto più stringenti di tutti gli altri contesti e non sempre appropriati anche in termini di costi-benefici ambientali. Guardiamo quindi avanti fiduciosi anche in una rinnovata attenzione alle risorse energetiche nazionali".
Fonte: Teleborsa