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6 ore fa

Auto, MIT: ad ottobre 125.826 immatricolazioni

(Teleborsa) - Ad ottobre  sono state immatricolate 125.826 autovetture a fronte delle 126.543 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad una diminuzione dello 0,57%. Lo comunica il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti spiegando che a trasferimenti di proprietà sono stati 559.258 a fronte di 545.234 passaggi registrati ad ottobre 2024, con un aumento del 2,57%.Il volume globale delle vendite mensili, pari a 685.084, ha interessato per il 18,37% vetture nuove e per il 81,63% vetture usate.Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 31.10.2025, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di ottobre 2025.Nei primi dieci mesi del 2025 i volumi complessivi si attestano a 1.293.366 unità, con un calo del 2,7% rispetto a quelli di gennaio-ottobre 2024. Se confrontate con il 2019, le immatricolazioni del solo mese di ottobre risultano in calo del 20% mentre le immatricolazioni dei primi dieci mesi dell’anno risultano inferiori del 20,4 rispetto ai volumi pre-pandemia, sottolinea Anfia. “In riferimento ai risultati di ottobre è d’obbligo segnalare dapprima l’incertezza legata all’attesa dell’apertura della piattaforma per la prenotazione degli incentivi previsti dal MASE a cittadini e micro-imprese - poi avvenuta il giorno 22 – che ha frenato la domanda di auto elettriche nella prima parte del mese e, in un secondo momento, la falsa partenza degli incentivi stessi – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. Purtroppo, infatti, nonostante il tempo trascorso dall’annuncio all’effettiva fruibilità, non è stata predisposta una piattaforma robusta, che ha invece generato parecchia confusione soprattutto nei concessionari. Lavorando di concerto con le altre associazioni automotive, abbiamo quindi denunciato la situazione al Ministero e dopo un temporaneo blocco le funzionalità dello strumento sono state riattivate solo il 31 ottobre a metà giornata. Guardando al mix delle alimentazioni, osserviamo, come già il mese scorso, il consolidamento della performance di vendita delle vetture a Gpl, che rappresentano il 9,6% dell'immatricolato nel mese e il 9,3% nel cumulato da inizio anno. Si tratta di quote analoghe a quelle che ormai totalizzano le vetture diesel (9,3% nel mese e 9,8% a gennaio-ottobre 2025) da anni sfavorite da normative penalizzanti e politiche locali di limitazione alla mobilità nei centri urbani. Per contro, le auto elettrificate a vari livelli – dalle mild e full hybrid, alle PHEV e BEV – insieme rappresentano ormai stabilmente oltre la metà delle immatricolazioni mensili (58% a ottobre 2025). Un altro elemento degno di nota è il notevole incremento registrato dalle vendite di autovetture di marchi cinesi, pari al 7,9% nei primi dieci mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (4,6%). E’ una tendenza che rischia, in prospettiva, di sovvertire completamente gli equilibri di mercato, a maggior ragione se quando i primi Costruttori cinesi si insedieranno in UE, evitando così di essere sottoposti ai dazi e diventando ancora più competitivi sui prezzi di vendita, non avremo introdotto misure a protezione degli interessi dell’industria automotive italiana ed europea”. Commenta Unrae: Il mercato italiano delle autovetture chiude il mese di ottobre con 125.826 immatricolazioni, registrando un lieve calo (-0,6%) rispetto alle 126.543 unità dello stesso mese del 2024. Il bilancio dei primi dieci mesi dell’anno evidenzia una contrazione del 2,7%, con 1.293.366 immatricolazioni contro le 1.328.727 di gennaio-ottobre 2024. Particolarmente significativo rimane il divario rispetto al 2019, con una perdita di 332.000 unità, pari a -20,4%. Le proiezioni aggiornate del Centro Studi e Statistiche UNRAE, basate sui dati disponibili a settembre, indicano per la chiusura del 2025 un volume complessivo di 1.520.000 automobili, con una diminuzione di quasi 39.000 unità (-2,5%) rispetto al 2024. Per il 2026 le stime prevedono una timida inversione di rotta, con una crescita dell’1,3% che porterebbe il totale a 1.540.000 immatricolazioni, ancora il 19,7% in meno rispetto al 2019.Roberto Pietrantonio, Presidente di UNRAE, ha dichiarato: “Il 22 ottobre sono stati finalmente attivati gli incentivi MASE per l’acquisto di vetture elettriche, e in poco più di 24 ore con oltre 55mila voucher si è esaurito l’intero fondo di quasi 600 milioni. Attualmente è in corso la validazione dei voucher sulla Piattaforma informatica dedicata e sarà necessario attendere i 30 giorni previsti per determinare il numero reale di contratti stipulati a fronte dei voucher rilasciati. Pertanto, al momento non è possibile quantificare con precisione l’eventuale apporto sulle immatricolazioni delle vetture che hanno già beneficiato dell’incentivo”.In attesa che l’effetto delle prenotazioni si materializzi appieno, il percorso della transizione ecologica resta eccessivamente lento. Fino alla fine di ottobre il mercato ha risentito negativamente della prolungata attesa per l’arrivo degli incentivi. La quota di mercato delle vetture elettriche pure (BEV) si è attestata nel mese al 5,0%, in diminuzione rispetto al 5,6% di settembre, ma comunque superiore al 4,0% di un anno fa. Le ibride plug-in (PHEV) hanno raggiunto il 7,7% a ottobre, in calo rispetto all’8,7% di settembre ma in netta crescita sul 3,4% di ottobre 2024, con un andamento favorevole legato sia all’offerta sempre più ampia di modelli sia alle nuove disposizioni sulle auto aziendali in fringe benefits. Complessivamente, la quota delle ECV a ottobre 2025 si posiziona al 12,7%. Per i prossimi mesi si prevede un incremento significativo della quota BEV grazie all’immatricolazione delle vetture incentivate e al recupero dell’effetto attesa.“Quello a cui abbiamo assistito è, purtroppo, un film già visto. Un lungo periodo di attesa che congela il mercato, una fiammata improvvisa che brucia le risorse in pochissimi giorni e infine il rischio che la domanda torni a rallentare, in attesa del successivo provvedimento. Eppure, emerge un segnale positivo: l’interesse crescente degli italiani verso la mobilità elettrica. Proprio per questo, UNRAE ribadisce la necessità di superare la logica emergenziale per abbracciare una visione strutturale, con misure di medio-lungo periodo: una vera politica industriale per l’auto, una revisione coerente della fiscalità delle vetture aziendali, una pianificazione coordinata tra istituzioni e rappresentanze del settore. Solo attraverso un dialogo costante e costruttivo sarà possibile ottenere progressi duraturi, dando al mercato e ai cittadini la certezza di un percorso coerente verso una mobilità più sostenibile e moderna. Su questo punto ci aspettiamo risposte dalle Istituzioni”, ha concluso il Presidente Pietrantonio. Come UNRAE evidenzia ormai da molti anni, per dare impulso allo sviluppo della mobilità a zero emissioni "risulta indispensabile una riforma del regime fiscale applicato alle auto aziendali, attraverso interventi su detraibilità dell’IVA, deducibilità dei costi e periodo di ammortamento. La Delega Fiscale, di recente prorogata al 31 dicembre 2026, costituisce un’opportunità fondamentale per attuare tali modifiche".
Fonte: Teleborsa