Breaking News
Economia
1 ore fa
Ex Ilva, Mimit: "Nessun piano di chiusura. Processo di decarbonizzazione resta prioritario"
(Teleborsa) - "Non vi è alcun piano di chiusura, il processo di decarbonizzazione resta prioritario e il programma di manutenzione avviato dai commissari straordinari a Taranto è finalizzato a ripristinare entro marzo una capacità produttiva di almeno 4 milioni di tonnellate". È quanto ha ribadito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nell'incontro al Mimit con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il sindaco di Taranto, Pietro Bitetti, il presidente della Provincia di Taranto, Gianfranco Palmisano, e il sindaco di Statte, Fabio Spada. Al centro il futuro dell'Ex Ilva, le prospettive di rilancio dell'impianto di Taranto e dei progetti di reindustrializzazione già in valutazione con importanti player nazionali e internazionali.Urso ha inoltre confermato che non è previsto alcun incremento di lavoratori in cassa integrazione e in formazione. La continuità produttiva degli stabilimenti del nord dell'ex Ilva verrà garantita esclusivamente attraverso la fornitura di coils dallo stabilimento di Taranto. Urso ha quindi aggiornato i presenti sullo stato dei negoziati in corso, confermando che il Governo è in campo per assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti e il processo di decarbonizzazione, anche valutando l'intervento di un soggetto pubblico, laddove richiesto e necessario, a supporto del piano industriale.Il ministro ha quindi informato la Regione e gli enti locali delle interlocuzioni avviate in questi mesi con importanti player industriali, che hanno manifestato il proprio interesse a investire nell'area di Taranto. La prima ricognizione ha portato a individuare oltre 15 potenziali progetti d'investimento (nei settori della manifattura avanzata, energia, logistica, tecnologie digitali e agroindustria), con ricadute occupazionali prioritariamente indirizzate al bacino di lavoratori dell'ex Ilva e dell'indotto. I progetti e le loro ricadute occupazionali verranno ulteriormente approfonditi con Regione ed enti locali in un apposito tavolo tecnico di prossima convocazione.Gli investimenti potranno insediarsi su diverse aree già individuate: porzioni dello stabilimento ex Ilva non più destinate ai fini produttivi (140 ettari immediatamente disponibili e 30 da bonificare), aree demaniali portuali (210 ettari in concessione e 240 non concessi), aree del demanio militare dismesse o in corso di dismissione per oltre 350 ettari, oltre a 2.000 ettari industriali già fruibili nel Consorzio ASI di Taranto. Potranno altresì insediarsi su aree idonee che possano in futuro rendersi disponibili, incluse le aree SIN.Urso ha infine ribadito che, in raccordo con le organizzazioni sindacali e con la Regione Puglia, "il Governo opererà affinché la transizione industriale avvenga nel pieno rispetto delle tutele occupazionali, adottando – nei tempi e nei modi più appropriati – ogni iniziativa utile, incluse misure straordinarie, per garantire un percorso equilibrato per i lavoratori coinvolti".
Fonte: Teleborsa