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Scuola
6 ore fa

Carta docente, l'Amministrazione è obbligata a fornirla a tutto il personale docente

(Teleborsa) - L’Amministrazione scolastica ha l’obbligo di fornire la carta docente a "tutto il personale", non solo ai docenti di ruolo. Lo ribadiscono  il Consiglio di Stato ed il giudice del lavoro di Roma, riconoscendo 1.500 euro più interessi a un’insegnante precaria, ricorrente con i legali del sindacato Anief. Il Tribunale di Roma ha richiamato l'ordinanza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea del 18 maggio 2022, secondo cui è sbagliata "la normativa nazionale che riserva" la Carta del docente "al solo personale docente a tempo indeterminato" e "non al personale docente a tempo determinato. Ai fini della decisione presa dal giudice del tribunale di Roma è stata richiamata anche la sentenza del Consiglio di Stato del 18.3.2022. Pertanto, secondo il giudice del lavoro di Roma, "la questione dei destinatari della Carte del docente va riguardata tenendo conto anche della disciplina prevista in tema di formazione dei docenti dal C.C.N.L. di categoria, secondo cui è obbligo dell'amministrazione di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio". E non vi è dubbio che tra tali strumenti possa (e anzi debba) essere compresa la Carta del docente.Il giudice, infine, ha citato “la sentenza della Corte di Cassazione del 27.10.2023, con cui ha enunciato i seguenti principi: la Carta Docente spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31 agosto o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30 giugno, senza che rilevi l’omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al Ministero.Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "è ormai quasi lapalissiano ricordare che la Corte di Giustizia Europea, il Consiglio di Stato e la Corte di Cassazione hanno tutti dato ragione, indistintamente, a quanto l’Anief sostiene da anni: chi ha ideato la norma che ha introdotto la Carta del docente ha dimenticato, non sappiamo se volutamente o meno, chi svolge il lavoro di insegnante con contratto a termine. Per noi è sempre stato chiaro, lo abbiamo detto ai giudici, che ci hanno dato conforto. Sarebbe bene che il Parlamento prenda atto della realtà e modifichi la normativa, l’articolo 1 della Legge 107 del 2015. Nel frattempo, per recuperare fino a 3.500 euro a docente l’unica strada è presentare ricorso gratuito con Anief, con l’accortezza di presentare istanza di recupero della somma al giudice entro i cinque anni dalla sottoscrizione del contratto  a termine".
Fonte: Teleborsa