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1 ore fa
Aquafil taglia guidance 2025 nonostante ritorno all'utile nei 9 mesi
(Teleborsa) - Aquafil, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e trasformazione di fibre sintetiche e naturali, ha comunicato che i ricavi al 30 settembre 2025 sono stati pari a 402 milioni di euro, di cui 120,9 milioni del terzo trimestre, registrando un decremento del 3,4% e del 5,5% rispetto ai medesimi periodi dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente riconducibile all'aggiustamento dei prezzi di vendita al minor costo della materia prima e da un mix di vendita diverso. I volumi hanno registrato un incremento del 3,8% nei primi nove mesi e del 7,1% nel terzo trimestre rispetto allo stesso perimetro del 2024.L'EBITDA si attesta a 54,9 milioni di euro, di cui 16,6 milioni del terzo trimestre, in aumento del 14,3% e del 7,0% rispetto ai medesimi periodi dell'esercizio precedente. L'EBITDA margin al 30 settembre 2025 è pari al 13,7% contro il 11,6% del medesimo periodo dell'esercizio precedente mentre nel terzo trimestre si attesta al 13,7% contro il 12,1% del terzo trimestre 2024, raggiungendo la parte alta della forchetta del target 2025. Il risultato netto è stato un utile pari a 0,4 milioni di euro, rispetto a una perdita di 8,8 milioni del medesimo periodo dell'esercizio precedente.Al 30 settembre 2025, la posizione finanziaria netta del Gruppo risulta pari a 227,1 milioni di euro, rispetto a 265 del 30 settembre 2024 e a 213,5 milioni del 31 dicembre 2024. La variazione registrata è principalmente dovuta alla positiva generazione di cassa delle attività operative per 47,8 milioni, dall'assorbimento di cassa del Capitale Circolante per 24,2 milioni, da investimenti netti per 16,4 milioni, dal pagamento di oneri finanziari per 10,6 milioni, dalla variazione di altre attività e passività pari a 3,2 milioni, da una riserva da conversione per 2,9 milioni, da imposte e uso fondi per 2,7 milioni e dalla variazione non monetaria relativa all'applicazione del principio contabile IFRS 16 per 1,5 milioni."I primi nove mesi del 2025 hanno segnato una performance di notevole solidità rispetto allo scorso esercizio, specialmente in termini di profittabilità - ha commentato l'AD Giulio Bonazzi - La lieve flessione dei ricavi è in gran parte dovuta all'aggiustamento dei prezzi di vendita in seguito alla riduzione del costo delle materie prime oltre che agli effetti della traduzione valutaria"."Il progetto di razionalizzazione dei costi prosegue in linea con le aspettative, generando i primi risparmi già nel 2025 e con gran parte degli effetti visibili a partire dal 2026", ha aggiunto.L'adeguamento dei risultati attesi per l'esercizio 2025 è principalmente legato all'incremento meno marcato dei volumi rispetto a quanto definito nel Piano. Complessivamente ci si aspetta di raggiungere un +4% rispetto ai volumi del 2024. L'EBITDA atteso è stato aggiustato a 70 milioni di euro (in precedenza 80-87 milioni). Relativamente alla Posizione Finanziaria Netta ci si attende una chiusura dell'esercizio all'interno della forchetta 208-212 milioni di euro. La variazione rispetto alla precedente indicazione (185-195 milioni) è principalmente spiegata da un minor EBITDA (10 milioni), un nuovo contratto di leasing IFRS16 connesso con la riorganizzazione industriale del business di recupero e riciclo tappeti a fine vita in USA (5 milioni), un impatto negativo del tasso di cambio per 3 milioni, e costi di ristrutturazione del personale connessi al progetto di razionalizzazione dei costi per 2 milioni.
Fonte: Teleborsa