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Economia
2 ore fa

La danza come investimento culturale: un settore che genera valore, lavoro e futuro

(Teleborsa) - La danza contemporanea non è solo espressione artistica, ma un comparto strategico dell’economia culturale, capace di generare valore, occupazione qualificata e innovazione sociale: secondo il rapporto Io sono cultura, l’intero sistema culturale e creativo italiano ha generato circa 112,6 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2024, con un aumento del +2,1% rispetto al 2023. In particolare il settore delle performing arts (spettacolo dal vivo, compresi teatro e danza) ha registrato una crescita del valore aggiunto del +2,2% nel 2024 e del +34,4% dal 2021, accompagnata da un aumento dell’occupazione del +2,6% nell’ultimo anno e del +9,6% dal 2021.Anche il 21° rapporto IMPRESA CULTURA di Federculture segnala che nel 2024 la domanda di intrattenimento culturale in Italia è cresciuta in tutti gli ambiti, superando i livelli pre-pandemia e trainata anche dalla presenza di pubblico giovane e straniero: un segnalo forte e chiaro che, nonostante la crisi generalizzata e i tagli pubblici del settore, il pubblico italiano ha fame di cultura e di spettacolo dal vivo.La danza inoltre è un settore composito, che investe diverse sfere: arte, cultura, fitness, formazione. Il settore della formazione alla danza è un segmento rilevante dell’ecosistema culturale: globalmente il mercato dell’educazione alla danza vale oltre 5 miliardi di dollari e si prevede in forte crescita nei prossimi anni, con l’emergere di modelli ibridi e digitali che affiancano le scuole tradizionali. In Italia, con più di 17.000 scuole e circa 1,4 milioni di praticanti, l’attività educativa genera flussi economici e sociali diffusi sul territorio, trainando consumi correlati e creando occupazione qualificata.E' in questa direzione che si inserisce Il Museo Temporaneo delle Esperienze, progetto del CIMD (Centro Internazionale di Movimento e Danza) ospitato dal 17 al 19 dicembre negli spazi di BASE Milano: un format che ripensa la produzione e la fruizione della performance come processo aperto, partecipato e sostenibile.Non solo un momento di innovazione artistica, ma l'inserimento in una filiera formativa che ha un impatto concreto sull’economia culturale e sullo sviluppo di competenze per le nuove generazioni di professionisti.Il Museo Temporaneo delle Esperienze fa parte infatti di una più ampia residenza artistica, Erbacce, che rappresenta un modello di investimento sul capitale umano: sei artisti under 35 lavorano a stretto contatto con tutor e coreografi affermati in un percorso di professionalizzazione che unisce ricerca artistica, formazione avanzata e sperimentazione dei linguaggi. Un approccio che contribuisce a ridurre la frammentazione del lavoro culturale e a rafforzare competenze spendibili nel medio e lungo periodo.Il format del Museo Temporaneo delle Esperienze, basato su performance “in loop” e su una fruizione flessibile, introduce inoltre un elemento di ottimizzazione delle risorse: un’unica struttura ospita più lavori in evoluzione, favorendo la continuità produttiva e ampliando il tempo di esposizione delle opere. Una modalità che incrocia esigenze artistiche e sostenibilità economica, riducendo i costi di p roduzione tradizionali e aumentando le possibilità di incontro con il pubblico.(Foto: foto di Emanuele Padovani)
Fonte: Teleborsa