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Economia
1 ore fa

Brains Day 2025, Milano si confronta sul proprio futuro: dal lavoro alla mobilità, i temi al centro

(Teleborsa) - Un evento che ha riunito, per un’intera giornata, cittadini, professionisti, studiosi, rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico e culturale: si è svolto oggi il Brains Day 2025, la giornata di confronto pubblico promossa dal giornale online Gli Stati Generali e dedicata, in quest’edizione, al futuro della città di Milano. Il Brains Day 2025 – organizzato in collaborazione con ATM, Banca Ifis, CAP Holding, Fondazione Housing Sociale e SEA Aeroporti di Milano – ha proposto un programma intenso: panel di approfondimento, contributi video e sessioni di “Brains Time”, spazi aperti in cui i partecipanti hanno potuto intervenire direttamente con idee, proposte e riflessioni.La giornata – organizzata con il sostegno si è aperta con il saluto del direttore responsabile del glistatigenerali.com, Jacopo Tondelli ed è stata scandita da pillole-video realizzate, in forma di intervista, con il Prof. Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi, che ha letto il presente e le linee di sviluppo della città di Milano con le lenti della demografia.Tra i temi al centro della discussione: lavoro, abitare, mobilità urbana, attrattività internazionale, trasformazione urbana, cultura, partecipazione civica. Una fotografia complessa di una città che continua a crescere ma che, allo stesso tempo, manifesta nuove fragilità e bisogni emergenti.Giulio Buciuni, Professore di Entrepreneurship al Trinity College di Dublino, ha osservato: "La città è tornata a essere la scala territoriale chiave per interpretare e affrontare le sfide e le opportunità dell’economia contemporanea. Se facciamo questo esercizio in Italia, non possiamo che partire da Milano, l’unica città alpha del paese, ma anche una città cannibale che assorbe una quota crescente delle risorse nazionali e genera nuove forme di disuguaglianza interna. Per questo il forum organizzato da Stati Generali è rilevante e attuale. Serve ora dare continuità a questo dibattito".Nel suo intervento, Andrea Forghieri, Executive Director di Intesa Sanpaolo per il Sociale, ha sottolineato l’impegno del Gruppo a promuovere una crescita più inclusiva a Milano e in tutto il Paese, evidenziando come l’azione sociale sia diventata un elemento fondamentale per generare valore e una componente centrale della strategia della banca.Per Paolo Manfredi, Consulente per la trasformazione digitale di Confartigianato Imprese: "Milano rischia di perdere la sua storica promessa di opportunità per tutti: una città dove il lavoro abbonda, ma si divide sempre più tra mansionari d’élite e working poor. A spezzare questa polarizzazione può essere solo il ritorno di una manifattura evoluta, capace di ricostruire quella classe media che è stata il motore dell’ascensore sociale. Serve riconoscere che artigianato tecnico, produzione avanzata e manifattura urbana sono oggi leve strategiche per trattenere talenti, stabilizzare i redditi e rendere Milano competitiva. Senza questo, la città resta una stazione di passaggio per pochi e un terreno inaccessibile per molti»Secondo Amerigo Del Buono, Direttore Operativo di Atm, ha dichiarato: "Negli ultimi vent’anni la rete metropolitana di Milano è aumentata di circa 30 chilometri con due nuove linee. Questo ha favorito la crescita del numero di passeggeri che registra un aumento del 3% rispetto al 2024, anche grazie all’apertura dell’intera M4, opera strategica che collega l’aeroporto di Linate con il centro della città. Tutto ciò conferma che la mobilità accompagna lo sviluppo strategico della Milano di oggi e del futuro e che dobbiamo continuare a investire per aumentare il sistema di trasporto".Armando Brunini, amministratore delegato di SEA Aeroporti di Milano, ha sottolineato che "Nei primi sei mesi del 2025 Malpensa è l’aeroporto cresciuto di più in termini percentuali in Europa, in particolare proprio sulle destinazioni a lungo raggio. Oggi abbiamo un numero di collegamenti pari a Vienna, Zurigo, a Barcellona, Monaco, tutte città che si appoggiano su un vettore di bandiera, che manca invece a Milano. Tutto questo è stato ed è possibile grazie a un’attività di marketing più spinta sulle compagnie degli altri paesi. È una strategia che sta funzionando: ogni anno aggiungiamo nuovi collegamenti o aumentiamo le frequenze esistenti. Basti pensare che prima del Covid eravamo collegati con solo due città cinesi, quindi Pechino e Shanghai, oggi i collegamenti diretti sono saliti a dieci".Per Giovanni Bozzetti, Presidente di Fondazione Fiera Milano "Milano è l’unica vera città internazionale d’Italia e ha sicuramente ancora la capacità di attrarre talenti, investimenti e imprese. Ma tutto questo va governato, serve una visione di sistema: in questa direzione va l’Alleanza per il Made in Italy, con cui Fondazione Fiera ha riunito filiere e operatori per valorizzare un settore che genera 4,5 milioni di visitatori, 40 mila espositori e un indotto di 8 miliardi. Le Olimpiadi, d’altro canto, rappresentano una grande opportunità, perché offriranno a Milano una visibilità mondiale e la possibilità di ripartire con slancio, così come accadde con Expo".Secondo Yuri Santagostino, Presidente del Gruppo CAP "La competitività di Milano passa dalla capacità di valorizzare l’intero ecosistema metropolitano, superando la tradizionale dicotomia tra città e hinterland. Le imprese, e in particolare le aziende pubbliche, sono chiamate oggi a svolgere un ruolo determinante non solo sul piano economico, ma anche su quello sociale e territoriale. Come Gruppo CAP riteniamofondamentale contribuire allo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Milano attraverso investimenti infrastrutturali, programmi di welfare evoluto e iniziative che favoriscano la coesione sociale e migliorino la qualità della vita". 
Fonte: Teleborsa