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Economia
2 ore fa
FMI, economia Italia resiliente ma deve eliminare flat tax
(Teleborsa) - Malgrado l'incertezza economica globale, l'economia italiana ha dimostrato una certa resilienza e lo scorso anno le finanze pubbliche hanno registrato risultati migliori del previsto, con un avanzo primario pari allo 0,4% del PIL. E' quanto sottolineato da Lone Christiansen, capo missione per l'Italia, a margine del Country Focus sull'Italia. L'economista ha anche messo in luce che le tensioni commerciali hanno aggravato i rischi, considerando in particolare la grande propensione all'esportazione dell'economia italiana. "Le sfide e i rischi sono molteplici, molti dei quali provenienti dall'esterno. - ha spiegato - Uno di questi rischi è l'incertezza legata agli scambi commerciali e ai nuovi dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti. Infatti, dati recenti già evidenziano un impatto a livello commerciale". Pe l'FMI, frenano la crescita anche due problemi strutturali: l'invecchiamento della popolazione e la scarsa produttività. "Si prevede che tra il 2024 e il 2050 la popolazione in età lavorativa subirà un calo a due cifre. Ciò contribuisce ad aggravare i problemi di bassa produttività che affliggono da tempo l'Italia, a causa del minor numero di lavoratori in possesso delle competenze necessarie a sostenere l'innovazione", ha commentato Christiansen, aggiungendo che per affrontare queste due sfide occorre stimolare la partecipazione alla forza lavoro e la produttività.Sul fronte fiscale, il Fondo sollecita un consolidamento fiscale più rapido. "Si prevede che il tasso di interesse sul debito pubblico supererà la crescita economica, rendendo così più difficile la riduzione del debito nel tempo. - sottolonea il Fondo - Inoltre, con l'invecchiamento della popolazione, ci sarà una maggiore pressione sulla spesa pensionistica e sanitaria. Si raccomanda quindi di procedere a un consolidamento fiscale più ampio rispetto a quanto previsto per quest'anno e il prossimo, al fine di raggiungere un avanzo primario pari al 3% del prodotto interno lordo entro il 2027. Ciò contribuirà a ridurre il debito e ad aumentare la fiducia degli investitori".Per accelerare il consolidamento fiscale, l'FMI consiglia all'Italia di "concentrare gli sforzi" sulla "correzione delle distorsioni", eliminando gradualmente inefficienti agevolazioni a favore delle assunzioni ed il regime forfettario (flat tax) applicabile ai redditi dei lavoratori autonomi. Una proposta che ha avuto un immediato seguito. "Fa bene Giorgetti a essere prudente", ha affermato il leader della Lega Matteo Salvini, aggiungendo "fa meno bene il Fondo monetario internazionale a invitare a cancellare la flat tax al 15% per i lavoratori autonomi: anzi noi la vogliamo estendere, l'ultima cosa intelligente è cancellare l'aliquota al 15%". Sul fronte delle imprese, Christiansen afferma che "l'Italia non ha abbastanza leaders nel campo dell'innovazione, ovvero grandi aziende all'avanguardia a livello globale o giovani imprese con un elevato potenziale di crescita. Inoltre, fatica a mantenere il dinamismo imprenditoriale, con aziende che hanno difficoltà ad espandersi o a generare nuove idee". "La spiegazione di questo fenomeno risiede in una combinazione di fattori nazionali e comunitari. Molte piccole imprese - ha spiegato - stentano ad accedere ai finanziamenti di capitale di rischio per l'innovazione e vi è carenza di professionisti qualificati. Paradossalmente, alcuni incentivi fiscali per le piccole imprese ne frenano la crescita. Affrontare questi ostacoli è fondamentale per stimolare l'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie".L'Italia ha bisogno di maggiore produttività e più persone che lavorino e dovrebbe "raddoppiare gli sforzi" in questo senso. Lo afferma il capo missione per l'Italia del Fmi, Lone Christiansen, osservando come l'invecchiamento della popolazione e la scarsa produttività frenino anche la crescita. Christiansen spiega che il Fondo raccomanda all'Italia un consolidamento fiscale più ampio a quanto previsto quest'anno e il prossimo perché si "prevede che il tasso di interesse sul debito pubblico supererà la crescita economica. Inoltre con l'invecchiamento della popolazione, ci sarà maggiore pressione sulla spesa pensionistica, sanitaria" (ANSA).Data propensione all'export rischi da tensioni commerciali: (askanews) - Roma, 16 set 2025 - L'Italia ha bisogno di maggiore produttivita' e piu' persone che lavorino "sebbene l'economia abbia dimostrato una relativa resilienza, il Paese deve compensare il calo del numero di persone in eta' lavorativa e la carenza di professionisti altamente qualificati. Lo sostiene il capo missione per l'Italia del Fondo monetario internazionale, Lone Christiansen, in un articolo sulla Penisola (Country Focus). "Malgrado l'incertezza economica globale, l'economia italiana ha dimostrato una certa resilienza e lo scorso anno le finanze pubbliche hanno registrato risultati migliori del previsto, con un avanzo primario pari allo 0,4% del Pil - rileva -. Tuttavia, le tensioni commerciali hanno aggravato i rischi, considerando in particolare la grande propensione all'esportazione dell'economia italiana". "La crescita di lungo periodo della terza economia dell'Unione Europea e' limitata dalla bassa produttivita', dalla carenza di professionisti altamente qualificati e dal progressivo invecchiamento e declino demografico", aggiunge. VozE paradossalmente alcuni incentivi frenano crescita piccole imprese: (askanews) - Roma, 16 set 2025 - L'Italia non ha abbastanza aziende di punta nel campo dell'innovazione, che siano grandi aziende all'avanguardia a livello globale o giovani imprese con un elevato potenziale di crescita. Inoltre, "fatica a mantenere il dinamismo imprenditoriale, con aziende che hanno difficolta' ad espandersi o a generare nuove idee". Pesano fattori nazionali e europei. "Molte piccole imprese stentano ad accedere ai finanziamenti di capitale di rischio per l'innovazione e vi e' carenza di professionisti qualificati. Paradossalmente, alcuni incentivi fiscali per le piccole imprese ne frenano la crescita. Affrontare questi ostacoli e' fondamentale per stimolare l'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie". Lo afferma il capo missione per l'Italia del Fondo monetario internazionale, Lone Christiansen, in un articolo sulla Penisola (Country Focus). "Il principale limite a livello europeo e' rappresentato dalla mancanza di un mercato sufficientemente dimensionato a causa dell'integrazione incompleta all'interno dell'Ue. I mercati europei sono ancora frammentati in ragione delle differenze normative tra i vari paesi, il che impedisce una vera integrazione e una reale crescita. Ecco perche' e' importante consolidare il mercato unico e l'unione dei mercati finanziari. Tali sforzi contribuirebbero anche a sostenere le riforme nazionali e a diversificare le opzioni di finanziamento. Le iniziative a livello dell'Ue sull'intelligenza artificiale e altre tecnologie all'avanguardia - sostiene - potrebbero inoltre contribuire a colmare il divario in materia di innovazione, mentre le riforme europee sulla mobilita' del lavoro potrebbero favorire la riduzione del divario in materia di competenze". Inoltre, secondo l'esponente del Fmi "i vantaggi congiunti degli interventi nazionali ed europei potrebbero essere determinanti per risollevare le prospettive di crescita dell'Italia". VozBuon andamento 2024 "ottimo inizio", correggere distorsioni economia: (askanews) - Roma, 16 set 2025 - Il Fondo monetario internazionale raccomanda all'Italia "di procedere a un consolidamento fiscale piu' ampio rispetto a quanto previsto per quest'anno e il prossimo, al fine di raggiungere un avanzo primario pari al 3% del prodotto interno lordo entro il 2027. Cio' contribuira' a ridurre il debito e ad aumentare la fiducia degli investitori". Lo si legge in un articolo (Country Focus) del capo missione per l'Italia del Fmi, Lone Christiansen. "Si prevede che il tasso di interesse sul debito pubblico superera' la crescita economica, rendendo cosi' piu' difficile la riduzione del debito nel tempo. Inoltre - scrive - con l'invecchiamento della popolazione, ci sara' una maggiore pressione sulla spesa pensionistica e sanitaria". Secondo il Fmi il buon andamento fiscale dello scorso anno ha determinato un avanzo primario dello 0,4% (entrate meno spese, al lordo degli interessi passivi), "il che rappresenta un ottimo inizio. Guardando al futuro, il governo e' determinato ad abbattere l'elevato debito pubblico (circa il 135% del Pil lo scorso anno) e il piano fiscale-strutturale a medio termine conferma tale impegno". "Tutto questo - sostiene l'esponente dell'istituzione di Washington - puo' essere realizzato concentrando gli sforzi fiscali sulla correzione delle distorsioni nell'economia. In questo modo si attenuerebbe l'impatto del consolidamento fiscale sulla crescita e si contribuirebbe a rendere l'economia piu' equa". "Occorrerebbe perseverare verso il rafforzamento dell'adempimento fiscale, razionalizzare le spese...
Fonte: Teleborsa