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2 ore fa
FAE Technology vede ripresa nel secondo semestre con portafoglio ordini e pipeline più solidi
(Teleborsa) - Gli investitori hanno accolto con favore l'audace ingresso di FAE Technology nel New Space tramite l'acquisizione di Kayser, insieme alla creazione di due divisioni complementari che affinano l'orientamento strategico e preparano il terreno per una piattaforma tecnologica diversificata entro il 2026. Il sentiment è stato ulteriormente supportato dalla competenza di nicchia di Kayser, dalla sua consolidata esperienza e dalla valutazione interessante, da una più ampia diversificazione in segmenti ad alta barriera e dalla roadmap del management per una ripresa nel secondo semestre del 2025 guidata da ordini più consistenti, disciplina dei costi e M&A selettivo, nonostante la debolezza dei mercati EMS a breve termine. Lo scrivono gli analisti di Alantra, dopo che il broker spagnolo ha ospitato i vertici societari per un incontro con gli investitori.L'acquisizione di Kayser Italia da parte di FAE Technology segna un ingresso strategicamente audace e ad alto valore aggiunto nell'economia spaziale in rapida crescita, aggiungendo competenze di nicchia nel settore delle scienze della vita, solidi legami con ESA/ASI, ricavi pari a 13,1 milioni di euro nell'anno fiscale 2024 e un portafoglio ordini di 123 milioni di euro, con un interessante rapporto EV/Vendite di 0,3x e EV/EBITDA di 7,2x, diversificando al contempo oltre l'elettronica e rafforzando l'opzionalità strategica a lungo termine.Dopo l'acquisizione di Kayser Italia, FAE Technology sta rimodellando la propria organizzazione con un modello più disciplinato e scalabile, allineato a mercati finali definiti. Il gruppo opererà attraverso due divisioni, Elettronica e Spazio, combinando la tradizione nei sistemi avanzati con una spinta strategica nel New Space. Questa doppia struttura migliora la focalizzazione, consentendo a ciascuna divisione di sfruttare i propri punti di forza all'interno di una piattaforma coerente.I ricavi di FAE Technology nel primo semestre del 2025 sono diminuiti del 26% su base annua a 32,6 milioni di euro a causa della debolezza del settore EMS, con un EBITDA in calo a 2,2 milioni di euro (margine del 6,7%) e un utile netto a 0,2 milioni di euro. Il management prevede una graduale ripresa nel secondo semestre del 2025, trainata da un portafoglio ordini e una pipeline più solidi, con uno slancio che dovrebbe estendersi fino al 2026. La ripresa e la creazione di valore a lungo termine dipenderanno dalla disciplina dei costi, da un mix di vendite migliorato e da M&A mirato nel lungo termine.
Fonte: Teleborsa