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Economia
1 ore fa

Competenze digitali: l'AI è in cima alle priorità delle aziende

(Teleborsa) - Un'accelerazione sugli investimenti finalizzati allo sviluppo delle competenze digitali, con particolare riferimento all'Intelligenza Artificiale. Questo il dato di sintesi di una survey condotta da Cefriel su 50 aziende italiane di diversi settori e dimensioni e commentata in un paper curato da Roberta Morici, Business Unit Director Education Cefriel, ed Evija Trusaite, Learning Specialist Cefriel. Oltre l'80% delle aziende intervistate considera l'Intelligenza Artificiale la competenza prioritaria da sviluppare, seguita dalla cultura del dato (55%), dall'uso avanzato di strumenti collaborativi (circa 52%) e dalla cybersecurity, indicata da più del 40% del campione. Il quadro mostra una duplice esigenza: sviluppare skill innovative e di frontiera, ma al tempo stesso consolidare le competenze digitali di base per garantire una trasformazione omogenea all'interno delle organizzazioni.Upskilling tecnologico come obiettivo strategicoL'82% delle aziende coinvolte indica l'upskilling sulle tecnologie emergenti come priorità formativa. Seguono la diffusione del pensiero critico nell'uso della tecnologia (circa 50%) e la formazione di figure tecniche specialistiche (intorno al 40%). Per soddisfare bisogni sempre più complessi, le aziende adottano un mix di formati: oltre il 50% preferisce e-learning e microlearning per flessibilità e immediatezza; circa il 40% mantiene la formazione in presenza; quasi il 38% indica una preferenza per la formazione ibrida (una combinazione di modalità online e in presenza).La formazione risulta efficace quando concreta, applicabile (70%), personalizzata per il settore dell'azienda (42%) e con impatto misurabile sul business. "Le aziende indicano chiaramente una richiesta di percorsi pratici, disegnati su misura per adattarsi ai ruoli e alle esigenze reali", afferma Morici.Tempo, cambiamenti organizzativi e budget: le barriere ancora da superareIl principale ostacolo alla formazione resta il tempo, citato dal 50% delle aziende intervistate. Seguono i cambiamenti organizzativi (33%) e la difficoltà di reperire contenuti adeguati (25%). Nonostante le criticità, il 62% delle imprese ha aumentato gli investimenti in formazione digitale nell'ultimo anno, segnando una tendenza netta anche in scenari di incertezza.Il paper evidenzia tre richieste trasversali: Formazione AI-centrica, con particolare attenzione allo sviluppo di pensiero critico e uso consapevole degli strumenti digitali. Casi d'uso concreti e laboratori operativi, applicati ai contesti reali e ai processi quotidiani. Percorsi personalizzati per ruolo e livello, superando l'approccio "uguale per tutti" e massimizzando l'efficienza in termini di tempo e risultato raggiunto.
Fonte: Teleborsa