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Economia
3 ore fa

Arriva la rottamazione quinquies: 9 anni e 54 rate

(Teleborsa) - La prossima manovra aprirà le porte della Rottamazione quinquies, una nuova definizione agevolata dei carichi affidati all'agente della riscossione, che riguarderà le cartelle dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 per i mancati versamenti delle imposte o dei contributi previdenziali. Potrà aderire solo chi ha presentato la dichiarazione ma ha omesso il pagamento, mentre sarà escluso chi non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi e anche chi è stato oggetto di accertamento. "Non è un condono per coloro che hanno fatto i furbi non dichiarando", ha messo in chiaro il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Si potrà pagare in unica soluzione entro il 31 luglio del prossimo anno, oppure in 54 rate bimestrali di pari importo: la prima rata a luglio 2026, l'ultima il 31 maggio 2035. Nel caso di pagamento rateale si applicano interessi del 4% annuo. Alla rottamazione vera e propria – secondo quanto riporta la prima bozza della legge di Bilancio – si affianca la possibilità per le regioni e gli enti locali di "introdurre autonomamente, con le forme previste dalla legislazione vigente per l'adozione dei propri atti destinati a disciplinare tributi di loro spettanza, tipologie di definizione agevolata che prevedono l'esclusione o la riduzione degli interessi o anche delle sanzioni". Questo non può riguardare l'Irap, le addizionali e le compartecipazioni alle imposte statali ma saranno inclusi, ad esempio, multe, Imu e Tari. Come già per le rottamazioni precedenti, il contribuente potrà estinguere i debiti, versando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio. Dal beneficio si decade dopo due rate non pagate – anche non consecutive – ma con un meccanismo maggiormente punitivo rispetto alla Rottamazione quater: il debito residuo non sarà infatti rateizzabile e dovrà essere a quel punto corrisposto in un'unica soluzione. Sono esclusi da questa nuova definizione agevolata i debiti già oggetto di rottamazione con la quater (la definizione agevolata tuttora in corso, che riguarda i carichi fino al 30 giugno 2022). Chi al 30 settembre risulta in regola con i versamenti della quater non potrà infatti sospendere i pagamenti e passare alla quinquies: i debiti già indicati nelle domande di rottamazione quater per i quali i pagamenti previsti sono regolari non potranno infatti essere inseriti nella domande della Rottamazione quinquies. Sulla platea dei contribuenti potenzialmente interessati non ci sarebbe ancora una stima, ma dovrebbe trattarsi di una cifra molto ridotta rispetto alle cifre circolate. Secondo i dati disponibili solo meno del 20% del totale dell'evasione deriva dal mancato versamento, mentre oltre l'80% riguarda chi non presenta la dichiarazione dei redditi o la presenta in modo infedele. I contribuenti che al 2022 avevano ancora una cartella sono 16 milioni.
Fonte: Teleborsa