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52 minuti fa
Comunità Energetiche Rinnovabili, Gamberini (Legacoop): prorogare o eliminare la scadenza del 2027
(Teleborsa) - "La scadenza del 31 dicembre 2027 prevista per gli incentivi a sostegno della costituzione di comunità energetiche rinnovabili rischia seriamente di ostacolare la piena realizzazione dei progetti. Per questo è necessario un intervento urgente per prorogare o, meglio ancora, eliminare questo termine". A chiederlo è Simone Gamberini, presidente di Legacoop, condividendo la preoccupazione espressa anche da altre associazioni in occasione della recente quinta edizione della Conferenza Nazionale IFEC – Italian Forum of Energy Communities, l’appuntamento di riferimento annuale sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in Italia. "Le Comunità Energetiche sono partite da troppo poco tempo per poter rispettare una scadenza così vicina", afferma Gamberini. "Serve realismo: tra lentezza delle autorizzazioni, complessità tecniche e investimenti ancora in fase di avvio – prosegue il presidente di Legacoop –. Il rischio è di aver lavorato molto per ottenere un risultato modesto rispetto al potenziale reale delle CER. Non possiamo permettere che un limite temporale non più adeguato alla realtà freni lo sviluppo di uno strumento così strategico per il Paese".Legacoop è impegnata con forza nella promozione delle CER. Ad oggi sono 55 le CER cooperative costituite, in 16 regioni, che l’associazione ha contribuito a fondare con significative forme di supporto finanziario e procedurale; di queste, 15 sono quelle già riconosciute dal GSE (Gestore dei servizi energetici) che gestiscono 48 configurazioni riconosciute (11% del totale), con 9 MW di potenza totale installata.Gamberini sottolinea, inoltre, che il recente taglio delle risorse PNRR destinate alle CER, pur rilevante, non è il problema centrale. "La questione vera non è il taglio dei fondi, che può essere gestito, ma la tempistica. È la scadenza del 2027, così com’è oggi, a rappresentare il principale ostacolo. Se vogliamo che le CER funzionino davvero, dobbiamo prorogare il termine oppure eliminarlo, permettendo di saturare pienamente l’obiettivo dei 5 GW di potenza complessiva installata"Per Legacoop Nazionale, la revisione della scadenza rappresenta una scelta necessaria per garantire stabilità agli investimenti e dare continuità a un modello che unisce energia pulita, partecipazione e sviluppo locale. "Non stiamo chiedendo tempo per comodità -conclude Gamberini –, bensì reclamando le condizioni minime per far funzionare una politica pubblica che sta coinvolgendo comunità, imprese e territori. Dare alle CER la possibilità di crescere significa rafforzare il Paese e la sua transizione energetica".
Fonte: Teleborsa