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2 ore fa

Industria ferroviaria italiana: senza nuove tutele rischio stop post PNRR

(Teleborsa) - In un momento decisivo per il futuro delle infrastrutture italiane, ANIE ASSIFER – l’associazione che in ANIE Confindustria rappresenta le tecnologie per il settore ferroviario – lancia un appello al Governo: è necessario prorogare il meccanismo di aggiornamento prezzi introdotto con il Decreto Aiuti (DL 50/2022) e costruire una visione industriale oltre la scadenza del PNRR.Negli ultimi anni, il settore ferroviario ha vissuto una fase di forte crescita, favorita dagli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il fatturato complessivo è passato da 4 miliardi di euro del 2021 a oltre 7,1 miliardi nel 2024, con un incremento superiore al 70% rispetto ai livelli pre-pandemia. Le aziende italiane sono oggi operative in oltre 1.000 cantieri sul territorio nazionale, molti dei quali dedicati alla digitalizzazione e all’ammodernamento della rete.L’impatto occupazionale è altrettanto rilevante: nel 2024 gli addetti del settore hanno superato quota 22.000 (+ 20% rispetto al 2022), con nuove opportunità per ingegneri, tecnici specializzati e professionisti della mobilità sostenibile. Un patrimonio di competenze che rischia di essere disperso senza adeguate garanzie normative e continuità negli investimenti.Ma dietro i numeri c'è anche un rischio concreto: senza la proroga del meccanismo di aggiornamento prezzi, già prevista per il 2025, i rincari di energia e materie prime potrebbero compromettere la sostenibilità economica delle commesse in corso, molte delle quali avviate prima dell’introduzione delle clausole di revisione. Un blocco dei lavori metterebbe a rischio l’attuazione di opere strategiche per il Paese e l’equilibrio della filiera industriale.Per queste ragioni, la proroga del Decreto Aiuti almeno anche per il 2026 – e auspicabilmente anche oltre – rappresenta una misura indispensabile per il comparto. Il decreto, fin dalla sua introduzione, è stato pensato per consentire alle imprese di fronteggiare aumenti eccezionali dei costi nei contratti pluriennali privi di meccanismi di adeguamento dei prezzi. La sua estensione permetterebbe di assorbire parte degli incrementi e garantire la prosecuzione delle opere strategiche per la mobilità del Paese, salvaguardando al tempo stesso occupazione e stabilità economica.Il PNRR terminerà nel giugno 2026: per ANIE ASSIFER, tale data non può rappresentare un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio. Servono certezze normative e una pianificazione a lungo termine per non disperdere il patrimonio di competenze e occupazione costruito grazie al PNRR. L’industria ferroviaria italiana si conferma una delle eccellenze europee: pioniera nell’adozione dell’ERTMS – sistema di gestione del traffico ferroviario unificato – e protagonista nello sviluppo di treni ad alta velocità e a zero emissioni, con soluzioni a idrogeno e batteria progettate e realizzate in Italia.Le imprese italiane del settore hanno inoltre rafforzato la loro presenza in grandi progetti europei, confermandosi protagoniste dell’innovazione ferroviaria a livello continentale. Investire nel ferroviario significa investire in un futuro più verde, digitale e interconnesso.ANIE ASSIFER auspica che Governo e Parlamento recepiscano al più presto le istanze del settore, dando continuità agli strumenti introdotti dal Decreto Aiuti e definendo una politica industriale stabile e di lungo periodo per il comparto ferroviario."Il settore ferroviario italiano – dichiara Michele Viale, Presidente di ANIE ASSIFER – ha dimostrato di essere un motore strategico per l’economia e la transizione sostenibile del Paese. Ma oggi abbiamo bisogno di certezze per non fermarci. La proroga del meccanismo di aggiornamento prezzi è fondamentale per garantire la continuità dei cantieri e la tenuta delle imprese che, con professionalità e visione, hanno risposto alla sfida del PNRR. Il 2026 non può essere un traguardo, ma deve rappresentare l’inizio di una nuova fase industriale, in cui il ferroviario continui ad essere al centro della mobilità del futuro".
Fonte: Teleborsa